Maxi blitz nel Vallo di Diano: sgominata banda di ladri d’appartamento
| di Marianna ValloneSono stati rintracciati e catturati fin nel Lazio e nel Molise, avevano messo a segno furti non solo in Campania e Calabria ma anche al centro Nord. Sono finiti tutti nella rete dei carabinieri della compagnia di Sala Consilina, guidata dal tenente Emanuele Corda. Dopo indagini e controlli al setaccio, i carabinieri del comando sono riusciti ad acciuffare una decina di malviventi, tutti stranieri, che avevano operato furti in molte abitazioni del Vallo di Diano. La banda di ladri d’appartamento è stata arrestata su disposizione dell’autorità giudiziaria di Lagonegro.
I dettagli 8 misure cautelari, di cui 4 in carcere e 4 agli arresti domiciliari per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti in abitazioni. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Lagonegro, su proposta della locale procura della repubblica che ha pienamente condiviso i risultati delle indagini condotte dal personale del nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Sala Consilina.
I destinatari dei provvedimenti sono quasi tutti di nazionalità croata, anche se vivono nelle province di Roma, Napoli, Latina e Catanzaro. L’attività investigativa è stata avviata dopo un furto in abitazione, che degenerò in rapina, commesso il 28 dicembre 2009 a Montesano sulla Marcellana. In quell’occasione, gli autori del fatto picchiarono violentemente l’anziana vittima, una 80enne che poco tempo dopo è morta per le gravi ferite riportate. La minuziosa attività tecnica svolta dal Reparto ha consentito di ricostruire progressivamente la rete di collegamenti tra gli indagati, quattro dei quali sono stati arrestati, sempre dai carabinieri di Sala Consilina, per una tentata rapina in abitazione consumata in provincia di Vibo Valentia nel febbraio 2010.
Le misure di custodia scaturiscono da un’articolata attività tecnica e dopo una serie di acquisizioni documentali, sulle quali i carabinieri di Sala Consilina hanno lavorato per anni, da febbraio 2010 a gennaio 2014. In particolare, vengono contestati 31 episodi, commessi in Campania, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise e Lazio. I furti venivano pianificati ai danni di abitazioni situate in zone isolate e in assenza degli occupanti. In alcuni casi, dopo essere stati scoperti, gli autori dei fatti hanno usato violenza contro le persone per assicurarsi la disponibilità della merce sottratta e l’impunità. Le refurtiva, composta prevalentemente da monili e preziosi, veniva immessa sul mercato da un ricettatore di Napoli, che poi si occupava pure di finanziare gli spostamenti dei membri del gruppo per commettere i reati e di fornire loro i relativi mezzi, tutti intestati a prestanome.
Altre misure dovrebbero essere eseguite a breve. Non è stata invece eseguita ulteriore misure cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una donna residente nell’hinterland romano, in quanto nel 2012 è arrivata una sentenza dell’autorità giudiziaria con la quale è stata dichiarata incapace di intendere e volere.
Di seguito i nomi degli arrestati:
1) NIKOLIC DALIBOR, CL 1973,
2) DURDEVIC GORDANA, CL 1970,
3) IVANOVIC DAVOR, CL 1970,
4) PATTUSI CINZIA, CL 1974,
5) BRAIDICH NATALINO, CL 1983
6) PETROW JADRANKA, CL 1972,
7) PETROW KENDI, CL 1984,
8) FIDATO COSIMO, CL 1958,
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