Caso Poste, chiudono uffici nel Cilento. Maiello:”Decisione dolorosa”
| di Luigi MartinoIn sostanza, in base ai dati di traffico e la fruizione di servizi e prodotti da parte della clientela, non ne è più giustificabile l’apertura, nell’ottica del contenimento dei costi e dell’efficiente gestione dei servizi che Poste italiane, assicura, manterrà intatta. La decisione assunta di concerto con l’Autorità di Settore è pienamente conforme ai criteri del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 7 ottobre 2008. Insomma come dire: “se nei piccoli Comuni c’è oramai poca gente non è mica colpa nostra”.
I comuni orfani Nel Cilento saranno sei gli uffici a chiudere i battenti ai danni dei cittadini, che dovranno, dalla chiusura delle Poste nel proprio centro in poi, spostarsi per effettuare qualsiasi operazione. A Laureana Cilento chiuderà l’ufficio di Matonti; a Perito cesserà la sua attività l’ufficio di Ostigliano; mentre nel comune di Perdifumo chiuderanno le poste a Vatolla; nel comune di Angelo Vassallo, Pollica, l’ufficio di Celso non ci sarà più; come anche nella frazione Serra di Castelcivita e in quella di Casal Sottano a San Mauro Cilento.
Le dichiarazioni Si arricchisce dunque di un nuovo capitolo una vicenda che oggi appare ancor più drammatica. Alle denunce di molteplici disservizi patiti nell’ultimo anno da moltissimi cittadini del salernitano, oggi, si replica con la decisione di abbassare le serrande. Il responsabile per la comunicazione di Poste italiane, area Campania e Calabria, il dottor Giuseppe Maiello, intervistato dal ‘Corriere del Mezzogiorno’, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. «Purtroppo la razionalizzazione dei costi, che investe anche le amministrazioni locali, impone decisioni, oserei dire, dolorose, alle quali è impossibile sottrarsi. Siamo disponibili a qualsiasi confronto e a recepire eventuali proposte che dovessero pervenire dai comuni per poter, in un futuro prossimo, trovare soluzioni a ripristinare uno status quo che, al momento, non è più possibile mantenere», riferisce Maiello. Addio dunque, almeno per adesso, alla mitica figura del postino, che ahimè, come interpreta Troisi nel film omonimo, «ce n’è bisogno solo quando le “lettere” sono troppe».
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