Pasqua nel Cilento: grande partecipazione all’8° edizione della Via Crucis di Velia
| di Lucia CarielloSuccesso di pubblico per l’ottava edizione della Via Crucis vivente, che si è tenuta domenica (24 marzo) nell’area archeologica di Elea-Velia. Numerosi gli spettatori che hanno preso parte, infatti, all’evento realizzata per iniziativa della Fondazione Alario, dall’associazione ‘Parco del Cilento’ di Ascea e dall’associazione ‘Insieme per Velia’.
Oltre 60 gli attori e i figuranti. L’evento, inserito nel progetto Eleapolis che si propone di promuovere e di lanciare il marchio di Ascea a livello nazionale e internazionale, ha avuto luogo anche grazie alla collaborazione e al contributo del Comune di Ascea e della Soprintendenza per i beni archeologici di Sa-Av-Bn-Ce.. Inoltre, l’organizzazione si è avvalsa della collaborazione della Pro Loco di Ascea, dell’Ass.o.tu.r e dell’associazione GranatAscea. Per un’agevole fruizione dell’evento, è stato istituito un servizio navetta che dal parcheggio antistante conduce all’ingresso degli scavi. Regista e coordinatore dello spettacolo è stato, ancora una volta, Giuseppe Battagliese affiancato da Carlo Sacchi quale direttore artistico. Battagliese, che ha firmato la regia e i testi, conferma, così, il proprio impegno artistico, educativo e sociale per la realizzazione dell’evento. I protagonisti sono stati, infatti, i ragazzi, giovani e adulti di Ascea e di altri Comuni limitrofi. La narrazione, dopo il processo e la condanna a morte di Gesù, ha ripercorso l’incontro del Figlio con la madre Maria, suscitando un’intensa commozione nel pubblico. È l’umanità di sempre, quella che è stata rappresentata, soffocata dalle eterne meschinità, che non impediscono a voci fuori dal coro di levarsi. Lo scenario altamente suggestivo degli scavi di Velia ha fornito il ‘cupo’ silenzio dei monti e della valle che è stato rotto solo dalle voci dei personaggi e soprattutto dal dramma di Giuda, schiacciato dal rimorso per aver tradito il Maestro. Due folle si sono confrontate: quella assetata del sangue di un giusto e quella dei fedeli che, seguendo la manifestazione, hanno pregato con i commenti alle stazioni e con le riflessioni sul sacrificio di Cristo coordinate dal presidente dell’associazione ‘Parco del Cilento’ di Ascea Anna Rizzo e da altri lettori. La Via Crucis è proseguita fin sul Calvario, posto ai piedi della Torre di Velia, e la crocifissione è avvenuta proprio al tramonto.
Gli interpreti principali sono stati Luca Cesarano (Gesù), Adelina Criscuolo (Maria) Giuseppe Criscuolo (Pilato), Roberto (Giuda), Marcello Rufino (Gran Sacerdote) Tonino Sacco (Luogotenente di Pilato) Piera D’Agosto (la Veronica).
Il popolo e gli altri figuranti sono stati interpretati da: Abagnale Antonio, Abagnale Vincenzo, Attanasio Sonia, Battagliese Giuseppe, Battagliese Maria Rosaria, Bonvissuto Francesca, Cammarano Renato, Castiello Gaetano, Cesarano Luca, Criscuolo Adelina, Criscuolo Anna, Criscuolo Antonella, Criscuolo Giuseppe, D’Angiolillo Letizia, D’Agosto Piera, D’Angiolillo Fiorello, De Feo Annamaria, De Feo Michele, De Feo Sara, Don Greco Giuseppe, Feola Silvio, Feola Walter, Gaudio Alba, Gaudio Teresanna, Giordano Costantino, Giudice Andrea, Iuliano Simone, Longobardi Rosa, Lucia Olga, Macchia Enza, Macrì Ida, Maffi Daniele, Maiese Aniello, Maiuri Enrico, Maiuri Luigi, Malinconico Francesco, Marra Giulia, Matonte Marina, Nebuloso Emilio, Panziarello Ilma, Petillo Patrizio, Petillo Teresa, Raimondo Antonella, Ranauro Bruno, Rizzo Anna, Rizzo Giovanna, Rizzuti Nunzio, Roberto Antonella, Rufino Marcello, Sacco Antonio, Valletta Roberto, Verdeoliva Andrea, Volpe Giuseppe, Volpe Mario. La presenza di don Peppino Greco, parroco di Ascea Marina ha garantito, con maggiore autorevolezza, gli obiettivi religiosi dell’iniziativa. Gli organizzatori indirizzano un vivo ringraziamento a Giuseppina Bisogno e alla Soprintendente Adele Campanelli che hanno permesso l’accesso all’area archeologica.
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