Processo Golden Hands, pm deposita video su villa di lusso ad Agropoli
| di Marianna Vallone
Alla seconda udienza in corte d’assise a Salerno dell’inchiesta sulla maxi operazione compiuta a novembre ai danni della «malavita», il pm Centore ha replicato alle memorie depositate dai difensori depositando un video registrato dalla Gico relativo a una villa di Agropoli sequestrata e «attestante – secondo il pm – la lussuosità della villa e dei suoi arredi, frutto del presunto reimpiego di denaro illecito».
Il risultato dell’inchiesta denominata Golden Hands è stato di un miliardo di euro in beni sequestrati. Le operazioni furono portate a segno in tre regioni italiane: Sicilia, Calabria e Campania. La più cospicua messa a segno in provincia di Napoli, dove sono stati sequestrati beni per 800 milioni di euro. Ad Agropoli, l’inchiesta, ha portato al sequestro di beni per oltre 15 milioni di euro. Sequestrati 19 immobili tra appartamenti e ville, 17 terreni, 30 autovetture, 3 complessi aziendali e 66 rapporti di natura finanziaria presso vari istituti di credito.
Le attività d’indagine ad Agropoli avrebbero permesso di «accertare – secondo gli inquirenti – la presenza di un nucleo familiare, composto da M.V e B.A che, inizialmente era residente in case di proprietà dell’Iacp nel comune di Agropoli e che nel tempo avrebbe accumulato ingiustificatamente ingenti ricchezze.
Venerdì mattina erano presenti in aula gli indagati e i loro legali, gli avvocati Benedetta Sirignano, Marco Martello, Giuseppe Della Monica e Giovanni Oricchio. Intanto il collegio ha rinviato al 12 luglio 2013 la prossima udienza nella quale i difensori daranno le proprie argomentazioni a difesa degli assistiti, dopo di che lo stesso si pronuncerà sulla possibile revoca delle misure patrimoniali antimafia.
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