Fortunato si oppone: «No al metanodotto nel Cilento»
| di Luigi Martino«Sono assolutamente favorevole alle opere infrastrutturali, e in particolare al metanodotto che dalla Sicilia dovrà attraversare la Calabria, la Basilicata e la Campania, ma sono assolutamente contrario al tracciato costiero che dal almeno 7 anni la Snam sta cercando di imporre». E’ quanto afferma il consigliere del gruppo Caldoro presidente della Regione Campania, Giovanni Fortunato, che, in una nota, lancia un appello alla «riflessione» ai governatori delle tre regioni meridionali interessate dall’opera. «Sono anni – aggiunge Fortunato – che sto cercando di far comprendere, a tutti i livelli istituzionali, ministero incluso, l’assurdità di un’opera che avrà un impatto ambientale costiero devastante, uno spreco di risorse miliardarie oltre a costituire un pericolo per i territori». «Il metanodotto ipotizzato dalla Snam – sostiene Fortunato – proprio perché in gran parte sottomarino prevede una pressione interna di 250 bar, per altro in aree vulcaniche e sismiche, contro i 75 bar dell’ipotesi alternativa che, da me più volte suggerita, prevede un tracciato interno parallelo a quello già esistente e ultimato negli anni ’80». «Parliamo di un’opera di svariati miliardi di euro che rischia di distruggere l’unica vera risorsa economica dei nostri territori, il turismo: altro che Mose», aggiunge Fortunato, per il quale «la soluzione alternativa a quella proposta dalla Snam, risulterebbe non solo decisamente meno pericolosa, ma anche di minor impatto ambientale e consentirebbe un risparmio di diversi miliardi di euro che, mai come in questo momento, potrebbero essere destinate ad altre infrastrutture utili allo sviluppo e all’occupazione del Sud». «Ma, a proposito dei mali minori, – conclude Fortunato – che fine hanno fatto le Sovrintendenze per la tutela e la salvaguardia dei beni ambientali?».
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