Oasi Alento: “Cilento10sensi – La terra delle doppie emozioni”
| di Vince EspositoTutte le sere dal 28 luglio al 31 agosto, presso il complesso Diga Alento in Prignano, con inizio alle ore 20, si terrà l’evento organizzato dall’Oasi Alento “Cilento10sensi – La terra delle doppie emozioni”.
Menù a chilometro zero, musica “colorata” e “profumata”, video-art, gastrodialoghi, proiezioni cinematografiche di prima visione, atmosfere: questi gli ingredienti della proposta “novità” dell’estate 2012, che s’incentra sull’offerta di cose sane e sensate, belle e seducenti per rigenerare i sensi e superarli, lontano dall’anestetico inquinamento che il rumore delle informazioni ci propina ogni giorno.
Luoghi, ambiente, tipicità, sinestesie culturali e artistiche, contemporaneità: non più settori distinti e trattati separatamente, ma componenti di un tutt’uno su cui cogliere le emozioni e raddoppiarle, in ambientazioni adatte in cui percepire le doppie sensazioni offerte dalle arti visive, dalla musica, dalle narrazioni, dai sapori, dalle biodiversità, dal re-design delle tradizioni, attraverso l’ascolto, la visione, la full immersion sensoriale, aiutata dalla sensibilità delle personalità artistiche che prenderanno parte all’evento.
Il concept
“Esistono dei luoghi che, non si sa per quale disegno o coincidenza di elementi, risultano essere “diversi” da tutti gli altri. La loro diversità non sempre è urlata o reclamata. E’, piuttosto, demandata alla “scoperta” che ciascuno ne fa con la propria esperienza, con un soggettivo approccio fisico ed emozionale. Un insieme di casualità, attraverso cui l’incontro si realizza, che riconducono a memorie profonde, oltraggiate – ahinoi! – da un continuo adagiarci in “luoghi comuni”.
Il Cilento, con le sue peculiarità, le sue espressioni, le sue suggestioni cromatiche, le sue atmosfere sfugge continuamente e completamente alle comuni descrizioni e de_finizioni, e si propone, bensì, come occasione di recupero e rigenerazione sensoriale.
Sensi che si liberano in noi e che magnificano nel moltiplicarsi delle emozioni.
Senza apparenti spiegazioni, chi transita in questi luoghi ne diventa parte, in un vincolo intimo e taciuto, paragonabile a quello che si genera tra innamorati.
Questa terra ci rapisce e ci tiene con sé. Anche quando ce ne saremo allontanati sapremo bene che qualcosa di noi le appartiene e rimarrà ad essa legata.
E’ così che il Cilento edifica, silenziosamente, in noi la consapevolezza di un altrove figurato nel quale i nostri sensi e le nostre emozioni raddoppiano. Di una parte godremo all’istante, mentre l’altra, di cui diverremo attenti custodi, ci legherà ad esso per sempre”.
L’evento straordinario
Nell’ambito del calendario, con l’evento straordinario “La Pasta di Gragnano incontra i sapori del Cilento”, in svolgimento dal 9 al 12 agosto 2012, il percorso sensoriale sarà incrementato dalla “festa della pasta”, che proporrà uno degli elementi principali della “dieta mediterranea” nel connubio con le tipicità del territorio ospitante.
Un modo unico di “gustare” il territorio e le sue tipicità abbinate ad un prodotto che, in tal modo, esce dal suo ruolo quotidiano e riconquista, anch’esso, il suo “senso emozionale”.
Il connubio nasce dal tradizionale legame che insiste tra due territori della Campania che da sempre hanno vissuto un contatto relazionale da cui è scaturita la formazione della cultura gastronomica regionale.
I prodotti dei “Bifolchi” del territorio Citer Alentum erano la materia prima per l’approvvigionamento delle mense borboniche e della popolazione metropolitana, e il loro integrarsi con l’elemento “fondamentale” della cucina regionale – la pasta di semola, prodotta nel territorio del primo limitrofo napoletano (Torre Annunziata, Gragnano, Cicciano) – è stato un processo spontaneo, nato dall’uso e trasformatosi, presto, in una vera e propria tipicità autonoma.
Diversi i ricettari e le testimonianze di viaggiatori che descrivono il fondamentale progredire di questo matrimonio di elementi che hanno dato vita ad un vocabolario proprio di usi e ingredienti tali da fare concorrenza alle storiche ricette proto-partenopee che hanno visto sua maestà lo “spaghetto” sposarsi con la zuppa di vongole.
Basti pensare che una delle montagne che domina dall’alto il lago artificiale della Diga dell’Alento è insediata dal centro abitato dell’antica Cicerale, la città di origine dei famosi ceci omonimi, ritenuti biodiversità dall’UNESCO. Sappiamo quanto sia divenuta “essenziale” nella cucina regionale, l’incontro tra questa produzione di eccellenza e la pasta. Stesso discorso per il fagiolo di Controne. Ma anche tutta una serie di ricette, oggi meglio note come mare e monti, hanno avuto origine da questa fortunata mescolanza. Basti pensare alla pasta e fagioli con frutti di mare, alla pasta con le zucchine e le vongole. Per poi passare a quelle di vocazione costiera come pasta con le alici e pomodorini. Solo alcune, per brevità, di una serie storica e vasta di abbinamenti, che oggi fanno parte, a pieno titolo, di un patrimonio comune di cui però, talvolta, si perdono le radici indebolendone il valore, anche a livello di proposta verso l’esterno.
La “Festa della Pasta” ha il significato di volere ricomporre la tradizione di un sodalizio che può rappresentare una nuova occasione per un percorso comune di eccellenza a livello locale, nazionale e internazionale. Una sorta di “area vasta” delle eccellenze campane che riesca a rigenerare un “sistema” che le distratte politiche del marketing territoriale hanno, invece, tralasciato.
I tempi sono maturi per un comune percorso verso la qualità, verso la capacità di penetrare i mercati anche facendo ricorso ai fattori emozionali che compongono il valore aggiunto delle produzioni tipiche.
L’evento nell’evento
Nelle serate di sabato 11 e domenica 12 agosto, nella suggestiva cornice del teatro sull’acqua dell’Oasi Alento, sono in programma gli attesissimi gastrodialoghi di e con Sergio Grasso, “gastrosofo”, antropologo alimentare, food writer, che, con la partecipazione straordinaria di Gino Cogliandro, presenterà “Maccheronea – Pièce al dente in un (pi)atto con uso di cucina”, e “Quelli che il… cacio – Viaggio sentimentale sulla via lattea, da Parmenide ad Ancel Keys”.
Il programma
Programma Gastronomia
tutte le sere MENU’ MEDITERRANEI A KM 0
9.10.11.12 Festa della Pasta – LA PASTA DI GRAGNANO INCONTRA I SAPORI DEL CILENTO
Programma Musica
teatro sull’acqua – ore 21:30
tutti i lunedì – musica tattile: TOCCO CLASSICO
tutti i martedì – musica colorata: ROSSO TANGO
tutti i mercoledì – musica profumata: EAU DE NEW YORK – SINATRA TRIBUTE
tutti i giovedì – musica colorata: IL BLU – VERDE DEL MARE NELLA CANZONE NAPOLETANA
tutti i venerdì – musica profumata: STANDARD JAZZ AL PROFUMO DI STELLE
tutti i sabati – musica colorata: IL GIALLO – ARANCIO DELLA MUSICA BRASILIANA
tutte le domeniche – musica profumata: IL PROFUMO DEI RICORDI (MUSICA DI TENCO, PAOLI, ENDRIGO O CANZONI DEL DOPOGUERRA)
parteciperanno, tra gli altri:
Alentum Quintet, Carlo Lomanto, Costa Duo, Ileana Mottola, Leonardo De Lorenzo, Massimo Greco, Rocco Zaccagnino, Gianluigi Pennino, Max Albano, Antonio Perna, Simona De Rosa, Corrado Cirillo, Alfredo Di Martino, Matteo Franza, Angelo Cerrato, Paolo De Angelis, Luigi Sigillo, Giovanni Volpe
Programma Arte e Videoart
CINEMA
tutte le sere proiezioni cinematografiche di prima visione
MOSTRA D’ARTE
Gerardo Prota, pittore
Andrea Guida, pittore
Antonio Guida, scultore-ceramista
Lina Di Lorenzo, pittrice
INSTALLAZIONE DI VIDEO-ART
“La Spiritualità Rurale del Cilento”
Emanuela Prota
Mohamed Nafea
Gerardo Prota
PROIEZIONI DI VIDEO-ART
Clips di 40 Video Artisti dal mondo
FORCHETTA E PENNELLO
Estemporanea a tema gastronomico
11 agosto, dalle ore 20:00
CILENTO10SENSI
Premiazione Concorso fotografico
12 agosto
Programma Atmosfere
Salotti dei sensi – relax, riflessioni, degustazioni, piccola arte
Un’Oasi di stelle – Osservazioni astronomiche
Percorso dei sensi junior (manine colorate, laboratori, mani in pasta)
Pedalòve – giro sul lago sotto le stelle
Programma Narrazioni
teatro sull’acqua – ore 21,30
sabato 11 agosto
Maccheronea
Pièce al dente
in un (pi)atto
con uso di cucina
di Serg!o G. Grasso
con la partecipazione straordinaria di
Gino Cogliandro
In un modestissimo “spaghetti-dinner” della provincia americana approda un professore universitario italiano (Sergio Grasso) che sta girando gli USA con un ciclo di conferenze sulla cucina italiana. Il cuoco-cameriere (Gino Cogliandro) si rivela essere un sessantenne napoletano, nato nel retrobottega di un negozio di pasta ai “Quartieri” ed emigrato negli Stati Uniti da una trentina d’anni per amore. Tra equivoci verbali, esperienze personali e citazioni storiche (Thomas Jefferson, Giacomo Leopardi, Benedetto Croce, Caruso, Lord Byron, Eduardo), dal dialogo tra i due emerge una “filosofia” della pasta che rende onore alla sapienza dei pastai napoletani e giustizia alla dieta mediterranea. Un inno contro i luoghi comuni e i falsi storici e una garbata presa in giro della cucina italo-americana che si conclude con una spaghettata generale servita dai due protagonisti a tutto il pubblico.
sabato 12 agosto
Quelli che… il cacio
Viaggio sentimentale
sulla Via Lattea
tra Parmenide ed Ancel Keys
di Serg!o G. Grasso
con la partecipazione straordinaria di
Gino Cogliandro
Dai pastori del Neolitico alle Abbazie Benedettine, dalla saga di Ulisse alle mozzarelle “blu”, il cammino della civiltà è lastricato di formaggi. Greggi e pastori affollano i miti primordiali e le più antiche opere letterarie mentre caci di tutte le forme compaiono in centinaia di opere d’arte da Pompei a Salvador Dalì. Perché l’arte casearia solletica da sempre le papille di prìncipi e regnanti, di santi, eroi ed intellettuali? Il formaggio è un tentativo d’immortalità del latte? Parmenide e Zenone mangiavano pecorino e fichi? Perché i nutrizionisti guardano i formaggi con sospetto? Grazie all’affabulazione di un antropologo alimentare (Sergio Grasso) e al contrappunto comico di un attore partenopeo (Gino Cogliandro) percorreremo un utile e divertente viaggio nella storia e nell’attualità casearia della Campania con provocatorie incursioni nel mondo della filosofia, dell’arte, della letteratura e del costume. Lo spettacolo si conclude con una degustazione collettiva di formaggi “storici” della Campania.
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