Ceraso, edilizia e rifiuti : denunce e sequestri eseguit dalla forestale nel parco Nazionale del Cilento
| di Federico MartinoIl corpo Forestale dello Stato del C.T.A. di Vallo della Lucania, diretto dal V.Q.A. Fernando Sileo nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, non da tregua all’attività di contrasto agli eco-illeciti e di difesa del patrimonio ambientale: di recente sono stati scoperti abusi edilizi e smaltimento illecito di rifiuti speciali nei comuni di Ascea e Ceraso.
Gli Agenti del comando Forestale di Vallo della Lucania, nell’ambito di accertamenti relativi a smaltimenti illeciti di rifiuti, hanno scoperto in località “Isca” in agro di Ceraso, in un piazzale dove due uomini erano intenti a bruciare materiale di vario genere, residui vegetali derivanti dalla potatura di siepi, materiale cartaceo, e di materiale plastico, infatti ai margini del fuoco si notavano materiali come un rullo per la tinteggiatura, una scheda per apparecchiature elettroniche, una spugna ed altro materiale altamente pericoloso, notando tra l’altro che sul piazzale erano accumulati rifiuti di varia natura: televisori, computers, materiale plastico, toner per stampanti, pneumatici.
Tale attività illecita, aveva prodotto un intenso fumo acre e nauseabondo che ormai aveva invaso tutta l’area circostante, creando non pochi problemi di carattere respiratorio agli abitanti della zona.
Accertato l’abuso, gli uomini del corpo Forestale dello Stato, prontamente facevano spegnere il fuoco, deferendo alla competente autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania, M.G. di anni 50 di Sapri in qualità di esecutore materiale, e C.F. di anni 53 di Ceraso in qualità di proprietario del piazzale per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali in assenza delle prescritte autorizzazioni.
Mentre il comando Stazione Forestale di Casal Velino, alla loc. “Manche” in agro di Ascea, zona ricadente nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, durante il servizio d’istituto, accertava la creazione di una strada precedentemente sterrata, che allo stato dei luoghi attuale risulta rivestita in cemento armato, che ha inizio dalla S.S. 269, che collega il centro abitato del Comune di Ascea alla frazione Terradura, riscontrando che la strada sterrata preesistente è stata in modo piuttosto evidente allargata.
Tenuto conto che l’area è sottoposto a vincolo paesaggistico/ambientale, è inserita in zona 2 della perimetrazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, inoltre è sottoposta a vincolo idrogeologico, constatato che i lavori erano abusivi, gli agenti del corpo Forestale dello Stato al fine di assicurare la fonte di prova e al fine di evitare che lo stesso fosse portato ad ulteriori conseguenze procedeva al sequestro della strada rivestita in cemento armato di una lunghezza di circa 500 mt; e di un tratto di strada pedonale oggetto di movimento terra e sbancamento finalizzato all’allargamento.
Sono in corso ulteriori indagini da parte del comando Forestale di Casal Velino, al fine di poter stabilire congiuntamente con l’UTC del Comune di Ascea, sia la proprietà certa del fondo agricolo, sia per identificare l’autore del reato.
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