Cavallo ucciso a fucilate nel Parco del Cilento
| di RedazionePrima il lupo ammazzato e esposto in piazza a Sanza, poi il cinghiale appeso in strada ad Ottati. Ora vittima dell’ennesima follia è un cavallo adulto, trovato morto mercoledì a Monte San Giacomo, nel Vallo di Diano, in località Accio Petrale. L’animale è stato ucciso a colpi di fucilate. «E’ stato commesso un crimine – ha spiegato il sindaco Raffaela Accetta sul suo profilo Facebook – e le forze dell’ordine si incaricheranno di fare chiarezza sull’episodio e di individuare e punire i responsabili. L’atteggiamento di chi aizza alla violenza e all’odio, o addirittura fa intendere di conoscere i responsabili dell’accaduto è disgustoso, censurabile e condannabile sotto tutti i punti di vista. Sarebbe opportuno che questi rivoluzionari in pantofole, invece di appuntarsi polverose medaglie sulla giacca, si rendessero utili alla comunità in cui vivono se non attivamente, quantomeno tacendo. Come amministrazione, collaboreremo come sempre con i carabinieri e la forestale per individuare i responsabili e per evitare – sperando in una maggiore collaborazione di tutti i cittadini – che episodi del genere possano ripetersi».
Poi si sofferma sulla problematica degli animali vaganti: «E’ purtroppo, una annosa questione con la quale questa amministrazione, come le precedenti, è costretta a fare i conti con i pochi mezzi logistici e normativi a propria disposizione. – ha spiegato Accetta – Ci siamo adoperati sia in una azione di sensibilizzazione nei confronti degli allevatori, sia attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra comune, prefettura, carabinieri e forestale per tentare di intervenire nel contrastare questo malcostume che più volte ha recato danni alle colture e messo a rischio l’incolumità dei cittadini. E’ evidente a tutti che, nonostante gli sforzi compiuti, ivi comprese le denunce alle autorità competenti, non è possibile estirpare dall’oggi al domani questo fenomeno che peraltro coinvolge spesso animali non appartenenti ad allevatori residenti nella nostra comunità». Poi conclude: «Pur comprendendo l’esasperazione dei coltivatori, non possiamo che condannare con fermezza l’atto orribile e criminoso compiuto ieri a danno del cavallo vagante, brutalmente ucciso da ignoti. Proprio per questo, troviamo assolutamente disgustoso che i soliti denigratori telematici, comodamente seduti in poltrona, strumentalizzino su facebook questa triste vicenda a fini politici, rischiando di esacerbare ulteriormente gli animi».
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Fonte foto Ilmattino.it
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