Sapri, polemiche sull’eco-vigile: «Ma dov’è finito?» (FOTO)
| di Marianna Vallone«Ma dove è finito l’ecovigile tanto reclamizzato dall’amministrazione comunale di Sapri?». E’ la domanda dell’associazione ambientalista saprese Fare verde Cilento in merito alla nuova figura incaricata dal Comune per il controllo sistematico della raccolta differenziata porta a porta.
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«Dopo le prime multe – fa sapere l’associazione attraverso una nota stampa – l’ecovigile deve essersi stancato, considerato che nei due giorni alla settimana dedicati alla indifferenziata compaiono ad ogni angolo delle strade mucchi spropositati di rifiuti con oggetti che dovrebbero essere differenziati come plastica, umido, vetro eccetera. Non parliamo poi degli altri giorni in cui si sbaglia la tipologia dei rifiuti da lasciare fuori dell’uscio».
«Un caso emblematico» «I sacchi – continua Fare Verde Cilento – esposti nel giorno dell’indifferenziata da parte del Liceo Carlo Pisacane sono troppi e voluminosi. Che cosa contengono veramente? Possibile che sia tutto rifiuto indifferenziato? Qui il vigile dovrebbe veramente verificarne il contenuto. Un esperto di rifiuti ci raccontò tempo fa cosa succede in tante famiglie sapresi. Si approfitta dei due giorni dedicati alla indifferenziata per porre dentro il sacco di tutto. Si risparmia così la fatica di scegliere il rifiuto ogni giorno. Sarà vero? Dai sacchetti esposti sembra proprio di sì».
«Si dà la colpa ai turisti – sottolinea l’associazione – specialmente napoletani, ma la raccolta differenziata dei rifiuti sembra proprio non decollare neanche nei mesi non estivi, tanto e vero che è ben sotto il 40 per cento, rispetto ad esempio al comune vicino di Vibonati con 57,47 per cento (dati Legambiente 2011), comune non certo virtuoso. Quindi percentuale ben lontana da quel 50 per cento previsto dalla legge per il 2011».
«Faremo una forte pressione sulle amministrazioni locali – conclude Fare Verde Cilento – affinché provvedano a una corretta raccolta differenziata dei rifiuti attraverso la sorveglianza e repressione degli illeciti ambientali, che vanno dall’abbandono di rifiuti sulla terra e nell’acqua dei fiumi e del mare».
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