Velia: a rischio l’area archeologica
| di Biagio CafaroAbrogare la legge per la tutela di Velia. Il 9 marzo 2012 è stata depositata presso il consiglio regionale della Campania il disegno di legge: “Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania”. Di particolare importanza per il Cilento una norma abrogativa: “Dall’entrata in vigore della presente legge – si legge nel disegno di legge all’articolo 15 comma 1 – sono abrogate: […] legge regionale 8 febbraio 2005, n. 5 (Costituzione di una zona di riqualificazione paesistico – ambientale intorno all’antica città di Velia)”.
Il disegno di legge è nato da un’iniziativa dell’assessore regionale all’urbanistica Marcello Taglialatela e a quanto pare minerebbe la protezione dell’area archeologica di Velia. La legge regionale 8 febbraio 2005 prevede la costituzione di “una zona di riqualificazione – si legge all’articolo 1- paesistico-ambientale intorno all’antica città di Velia, sita nei comuni di Ascea e Casalvelino”. In tale area “è fatto divieto – si legge all’articolo 2 – di apportare ogni modifica dell’assetto del territorio o realizzare qualsiasi opera edilizia”.
Perchè è importante la legge 8 febbraio 2005. L’abrogazione di tale norma cosa comporterebbe? C’è il pericolo di una speculazione edilizia intorno alle rovine della città di Parmenide e Zenone. In tale direzione vanno le dichiarazioni che Giuseppina Bisogno, direttore archeologo responsabile del Parco di Velia, ha rilasciato a Repubblica: “Una legge utile (legge regionale 8 febbraio 2005, ndr), non solo per proteggere tutta l’ area che circonda il sito archeologico di Velia, ma anche per eliminare una serie di abusi realizzati negli anni in quella stessa zona limitrofa agli scavi”. Ancora più dura la nota della Cgil: “La legge su Velia è servita e serve come strumento di deterrenza contro lo scempio della costa, oltretutto già in stato avanzato. Ma questa è solo una spia dell’assalto cementizio che da anni oppone politici miopi alle istituzioni preposte alla tutela”.
Come la pensa l’assessore Taglialatela. Ma così non la pensa l’assessore Taglialatela, il quale dichiara sempre a Repubblica: Non c’è alcun pericolo per Velia. E’ vero, è prevista l’abrogazione della legge di tutela. Ma è anche vero che quella legge non è stata mai attuata e finanziata e che comunque per Velia esistono i vincoli approvati nel 2009 per il piano del Parco del Cilento. E’ inaccettabile essere messi sotto accusa su fatti inesistenti”.
Sta di fatto che l’approvazione del disegno di legge “Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania” in votazione al consiglio regionale metterebbe a dura prova i resti della civiltà greca nel Cilento.
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