Yele: i dipendenti esasperati contro la politica delle parole
| di Biagio CafaroUn incontro che lascia tutti scontenti quello che si è svolto martedì 26 marzo 2013 a Vallo della Lucania presso il teatro “La Provvidenza”. I lavoratori della Yele hanno incontrato i rappresentanti politici del territorio cilentano per chiedere del proprio futuro e degli stipendi arretrati. Una situazione che è giunta all’esasperazione anche in vista di quello che sarà con la nuova legge regionale sul ciclo della raccolta rifiuti. Come da programma non si sono presentati i comuni maggiormente morosi.
Bellacosa. Durante la discussione è emerso che la situazione sembra essere in un vicolo cieco, l’assessore all’ambiente della provincia di Salerno Bellacosa è stato chiaro: «Le risorse disponibili fino ad alcuni anni fa non ci sono più. Allora si pagavano stipendi di cui non c’era bisogno e adesso si pagano le conseguenze. I debiti del settore rifiuti li pagheranno i cittadini».
Del Gaudio. Le strade per uscire da questo stato di cose sembrano essere due: «Si può venir fuori solo con la disponibilità dei comuni a pagare gli arretrati – dichiara il dimissionario commissario del Corisa4 Del Gaudio – ma sono scoraggiato perché vedo a questi incontri sempre gli sessi sindaci che tra l’altro sono quelli adempienti».
Ametrano, che ha annunciato di aver presentato le dimissioni da presidente della Yele, guarda all’immediato: «Ho fatto inviare una lettera a tutti i sindaci per anticipare la quota sulla differenziata per rendere possibile una Pasqua tranquilla ai dipendenti».
Valiante. Un altro punto di vista è stato proposto dal consigliere regionale Antonio Valiante: «La soluzione è quella di creare un solo gestore per tutti i comuni del Cilento, che abbia una cassa comune per la raccolta della Tarsu e che provveda alle buste paga». Ma lancia anche un monito: «Nel napoletano c’è la tesi della privatizzazione del ciclo dei rifiuti, anche all’interno della stessa regione Campania. Spero che ci sia la possibilità di costituirsi in ambiti territoriali dando la gestione ai comuni, ma la vera svolta è la differenziata e la gestione dell’umido in proprio». A questo proposito Mario Capo, amministratore delegato di Ecoambiente, annuncia l’avvio del bando per la costruzione di un impianto di compostaggio per il trattamento della frazione umida a Vallo della Lucania in accordo con il sindaco Antonio Aloia.
I dipendenti hanno ascoltato con attenzione le parole dette, alcuni di loro hanno partecipato attivamente al dibattito, ma i più erano disillusi e demoralizzati per il nulla di fatto. A fine discussione l’assessore provinciale Bellacosa ha invitato tutti i sindaci del Cilento ad un tavolo di confronto dove cercare una soluzione alla situazione. L’assenza dei rappresentanti dei comuni inadempienti rende difficile la ricerca di una soluzione e l’incontro alla provvidenza ne è la testimonianza.
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