Santa Marina, i bambini e l’archologia: alla scoperta degli scavi di Policastro (FOTO)
| di Lucia CarielloA partire da martedì e fino a venerdì, gli scavi archeologici in località Notaio Fulvio Pinto di Policastro Bussentino, saranno visitati dai bambini delle scuole primarie e secondarie del comune di Santa Marina. I primi a vedere il parco archeologico saranno gli alunni delle scuole elementari, seguiti dai ragazzi delle medie. Il Progetto ‘Policastro Archeologia’ nasce circa tre anni fa, dalla collaborazione tra il Comune di Santa Marina, la soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e l’associazione ‘Etruria Nova Onlus’.
Al campo internazionale di Ricerca Archeologica partecipano studenti universitari provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, oltre naturalmente ai volontari del posto che offrono un valido aiuto ai lavori negli scavi. La campagna archeologica, in questi anni di attività, ha evidenziato il recupero di ben due aree di diverse epoche sovrapposte. Un primo livello che ha rivelato un edificio di tipo medievale, di difficile attribuzione e destinazione. Certamente venne abbandonato intorno al 1500 a seguito degli attacchi dei pirati guidati da Dragut Pascià, ammiraglio e corsaro ottomano. E un secondo livello risalente al terzo secolo dopo Cristo.
Attualmente gli scavi si stanno concentrando nella zona sottostante, per cercare di capire la morfologia dell’edificio romano, certamente un edificio importante, forse un fabbricato termale. A farlo ipotizzare il ritrovamento di una vasca in malta idraulica, solitamente usata per i bagni e una struttura circolare, forse un labrum che nelle terme veniva usato per contenere le acque. In questa costruzione è stato scoperto anche un frammento di mosaico pavimentale, contenente una striscia con piastrelle bianche e un’altra con piastrelle nere, che fa pensare a un tipo d’arte musiva multi cromo. Lo spessore dalla muratura, inoltre, fa supporre che l’edificio, di incerta destinazione (pubblica o privata), possa essere appartenuto a un personaggio molto importante di Buxentum. Non si conoscono ancora le dimensioni del fabbricato.
Gli scavi proseguiranno fino a fine giugno, chi volesse partecipare come volontario potrà farlo mettendosi in contatto con l’associazione ‘Etruria Nova Onlus’, presente anche su facebook. Completata l’iscrizione, i volontari potranno partecipare a questa interessante esperienza guidati dagli esperti che operano all’interno degli scavi.
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