Vallo della Lucania, festeggiamenti in onore di San Pantaleone Medico e Martire

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Vallo della Lucania, festeggiamenti in onore di San Pantaleone Medico e Martire

 Entrano nel vivo i festeggiamenti in onore di San Pantaleone, patrono della cittadina di Vallo della Lucania e ricorrenza più importante della diocesi vallese.
Ripercorriamo la storia dal sito , dove è possibile anche attingere informazioni dettagliate circa il programma religioso e civile :
 “Dopo il 1851, il pontificale presieduto dal vescovo diocesano, la presenza del Capitolo Cattedrale, il fatto che nella cittadina convergessero tutti i sacerdoti per “l’obbedienza” conferirono particolare solennità alle celebrazioni liturgiche e civili. Le prime si svolgevano sempre sotto la direzione del parroco e del vescovo. Le manifestazioni civili col passare degli anni assunsero un crescente connotato di solennità per la festa esterna, articolata in manifestazioni sociali e culturali proprie di una società contadina. Nella cittadina, segnata da un radicale processo di terziarizzazione, oggi questi aspetti costituiscono un elemento di riflessione sul radicamento della religiosità e sulla ritualità comunitaria. Esse trovano il loro culmine durante la novena e nel giorno della festa, la cui portata scenografica conserva molti significati e molte memorie della passata storia e della vita materiale. Esemplificativo, a questo proposito, il modo in cui si svolge la processione del 27 luglio. Le statue che fanno corona al protettore ricordano la secolare tradizione di culti e di devozioni familiari verso santi venerati in cappelle di patronato durante tutta l’età moderna. Queste manifestazioni di religiosità individuale e di gruppi familiari trovavano un forte momento dì unità proprio in occasione delle festività per il protettore. Allora tutti, fedeli e santi venerati nel paese, accettando la gerarchia di funzioni delle schiere angeliche, si disponevano in fila secondo una rigido meccanismo di precedenze per esaltare le qualità ed il ruolo del protettore principale del paese. La mancata o scarsa attenzione alle dinamiche che questi culti e celebrazioni sottintendono rischia di generare inutili conflittualità. E’ vero che, sovente,quel che rimane è solo il momento meramente folcloristico; tuttavia, anch’esso costituisce una testimonianza di radicate emozioni religiose e di pervadenti dinamiche sociali, a volte unico riscontro superstite di fatti e di situazioni dei quali si è perduta una diretta memoria. La chiesa cattolica, da sempre attenta ai valori della tradizione, nel rispettare antiche usanze radicate nel popolo, continua ad esercitare la propria funzione evangelica dando parola e significato a pulsioni che, comunque, trovano riscontro in manifestazioni di religiosità sorte in una zona per secoli confine ed osmosi tra liturgia greca ed essenzialità della pietà latina. Questa fedeltà ad una prassi di tollerante catechesi si rivela la migliore dimostrazione del costante impegno a salvare tutto l’uomo.

I festeggiamenti si concluderanno domenica 29 Luglio, con il concerto di Noemi.

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