Maxidiscarica a Ceraso, Franco Chirico presidente consorzio Velia rinviato a giudizio
| di Lucia CarielloFranco Chirico presidente e rappresentante legale del consorzio di Bonifica ‘Velia’ sarebbe stato rinviato a giudizio su disposizione della procura di Vallo della Lucania. Il provvedimento fa riferimento alla realizzazione, in via abusiva, di un’area di 1500mq usata per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e non «mediante operazioni di deposito sul suolo e nel suolo». Il fatto sarebbe accaduto in località Petrosa di Ceraso, «dove al fine di disfarsene abbandonava, depositava in modo incontrollato e interrava rifiuti».
Il fatto è stato reso noto, attraverso nota stampa da Cosimo Bortone, membro del consiglio dei delegati del consorzio di Bonifica ‘Velia’. «Il decreto di citazione a giudizio – fa sapere Bortone – fa seguito all’ordinanza numero 31 del 25 giugno 2012 con la quale il sindaco di ceraso ha ordinato l’immediata rimozione dei rifiuti e la bonifica del sito». «In data 17 – 01 – 2012 sul sito in questione – continua – c’è stato un sopralluogo del corpo forestale dello stato del comando di Vallo della Lucania unitamente all’Arpac che hanno accertato l’esistenza di rifiuti abbandonati e parzialmente interrati in località Petrosa». Stando al racconto di Bortone «la discarica di rifiuti pericolosi e tossici ha probabilmente inquinato le acque della ‘diga Fabbrica’ che vengono utilizzate da quasi tutti gli agricoltori dei comuni di Casalvelino e Ascea per colture ortive e fruttifere i cui prodotti vengono venduti sia ai mercati locali che fuori provincia».
Nel decreto di citazione della procura si legge che a essere abbandonati sul terreno vi sarebbero «pezzi di guard rail, travi metalliche ossidate, reti matalliche, tubazioni in pvc, plastica e 100 porzioni di tubi in eternit».
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