Morta 17enne ad Orbetello, era caduta in spiaggia a Marina di Camerota
| di Biagio CafaroValentina Col, romana di 17 anni, era in vacanza nel Cilento con il ragazzo e altri suoi amici quando è accaduto l’impensabile. Il 14 agosto, mentre era in spiaggia a Marina di Camerota è caduta sugli scogli procurandosi un brutto trauma toracico. Da lì le prime cure in una clinica privata ma la ragazza, dopo la visita, è tornata subito a Marina di Camerota per proseguire la propria vacanza.
I fatti Quella che sembrava una semplice caduta invece ha avuto conseguenze ben più gravi: «Un incidente al mare – racconta il padre della piccola Valentina, Massimiliano Col, su “Il Messaggero Roma”- mentre era in vacanza con il fidanzato e gli amici. Ci disse per telefono che era caduta e aveva preso una botta al torace. Il giorno dopo aveva giocato a pallavolo, ma le era comparsa la febbre. Lì per lì non pensavamo a qualcosa di preoccupante. Ma i dolori e neppure la febbre passavano. In un clinica privata del posto si è sottoposta a una lastra che ha evidenziato un’infrazione dell’ottava costola. Le abbiamo detto di tornare a Roma. Ci siamo visti e poi siamo tornati a Pescia Romana, sulla costa viterbese, tutti insieme. È qui che mia moglie e io stavamo trascorrendo le vacanze».
Il 21 agosto ecco che le condizioni di Valentina si aggravano: «Siamo corsi all’ospedale di Orbetello, il più vicino. Dopo sei, sette ore, finalmente i medici l’hanno presa in cura – continua il padre -. Un’altra lastra, la tac. Quindi la decisione di ricoverarla per un versamento pleurico e la somministrazione di un potente antibiotico».
Poi la tragica notizia. Domenica 25 agosto 2013 Valentina non ce l’ha fatta e ha perso la vita in seguito ad una crisi respiratoria mentre si sottoponeva a una tac, solo pochi giorni prima di morire il grido di #aaaiuto su Instagram: «Era sana come un pesce la mia Valentina – racconta il padre -, non riusciamo a farcene una ragione. Una ragazza splendida, bella vivace, che studiava e giocava a pallavolo. L’ho vista portarla via intubata, dopo mi hanno detto che era morta»
In seguito alla morte della ragazza la Procura della Repubblica di Grosseto ha subito avviato le indagini che sono state estese anche nel territorio del Cilento. I carabinieri di Vallo della Lucania, coinvolti nelle indagini, hanno svolto indagini in merito alla struttura sanitaria presso la quale la ragazza ha ricevuto le prime cure. I familiari della ragazza non hanno saputo indicare con precisione dove siano stati effettuati i primi accertamenti, però hanno parlato di una struttura privata. I carabinieri, quindi, hanno fatto visita alla clinica Cobellis dove Valentina ha eseguito una radiografia al torace.
Sequestrate le cartelle cliniche sono state inviate a Grosseto per le indagini in corso. Sta di fatto che presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania non ci sono tracce di un ricovero di Valentina.
Adesso non resta che aspettare l’esito dei controlli e delle indagini per stabilire le cause del decesso della giovane Valentina.
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