Paestum, siglato l’accordo per la valorizzazione delle antiche mura
| di Lucia CarielloIl Comune di Capaccio – Paestum, rappresentato dal sindaco Italo Voza, e la Soprintendenza per i beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, rappresentata dalla soprintendente Adele Campanelli, hanno siglato un accordo di valorizzazione per la realizzazione del progetto “Paestum Città Antica riqualificazione e valorizzazione delle antiche mura della città di Paestum”.
L’accordo è stato firmato questa mattina a Paestum, presso la sede del Comune in Piazza Basilica.
All’incontro erano presenti, inoltre, la direttrice del Museo di Paestum Marina Cipriani, l’amministratore dell’Istituzione Poseidonia Vincenzo Cerullo, i consiglieri comunali Luca Sabatella, Roberto Voza e Giuseppe Tommasini Arenella e in rappresentanza dei partner che prenderanno parte al progetto, il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Capaccio – Paestum Giuseppe Guglielmotti, il presidente del Consorzio di Bonifica di Paestum Vincenzo Fraiese, il vicepresidente del Consorzio Paestum In Rino Carrino, il vicepresidente del Consorzio del mercato ortofrutticolo Carmine Somma e l’assessore alla Cultura del Comune Eustachio Voza per FareAmbiente.
Il Progetto L’accordo è finalizzato alla riqualificazione, valorizzazione e fruizione delle mura della città antica, attraverso l’eliminazione della vegetazione che le infesta, il controllo della crescita della vegetazione attraverso interventi periodici con diserbante, la vigilanza per impedire lo scarico di rifiuti nei pressi delle antiche mura.
Le mura verranno idealmente suddivise in lotti, ciascuno dei quali sarà affidato ad uno dei partner dell’iniziativa.
Quanto sancito dall’accordo prenderà il via nelle prossime settimane.
Il Comune di Capaccio sarà capofila dell’intesa per la realizzazione dell’accordo e si impegnerà a svolgere, di concerto con gli altri partner, tutti gli atti riguardanti il progetto.
Alla Soprintendenza spetterà redigere il progetto esecutivo degli interventi e assumere la direzione scientifica.
Al progetto potranno partecipare anche altri soggetti privati e amministrazioni.
«Bisogna puntare a preservare non solo quello che c’è all’interno della cinta muraria, ma anche ciò che c’è all’esterno – dichiara la soprintendente Adele Campanelli – Le mura devono diventare una cerniera per il territorio, ma non nel senso di chiusura della città antica, bensì di apertura verso tutto ciò che la circonda.
Il protocollo che regola la pulizia delle mura non è solo un accordo su carta, ma è il bisogno di assecondare ciò che la gente vuole, cioè una cinta muraria pulita e in ordine».
«Gli operai a nostra disposizione, incaricati sia della manutenzione esterna che interna dell’area, da soli non possono riuscire a tenere costantemente sotto controllo tutta l’area considerata la velocità con la quale la vegetazione torna ad aggredire i tratti già puliti – ha spiegato la direttrice Marina Cipriani – La sinergia e l’aiuto di altri enti ci può consentire quindi di effettuare un lavoro qualitativamente migliore su tutta l’area archeologica».
«Quello di oggi è un momento storico – sottolinea il sindaco Italo Voza – che sancisce l’inizio di un percorso che vedrà la collaborazione del Comune e della Soprintendenza.
Un percorso che vedrà uniti i due enti per il raggiungimento di importanti obiettivi.
Le imponenti mura della città antica sono un monumento unico che da oggi sarà tutelato, valorizzato e reso visitabile».
«La presentazione di questo progetto ha una duplice importanza: politica, perché era parte del programma elettorale, e culturale in quanto la pulizia delle mura ne consentirà la valorizzazione. – afferma Vincenzo Cerullo – Le mura sono un monumento che finalmente diventerà fruibile».
©Riproduzione riservata