‘Dove passano i nuovi barbari’, pulite le sponde del Bussento
| di Biagio CafaroL’associazione ecologista Fare Verde onlus ha nel proprio statuto ‘la difesa dell’ambiente e della biodiversità da tutti i degradi (art.3/a)’. Dedica quindi due campagne di sensibilizzazione al problema ormai insostenibile dei rifiuti: ‘Il mare anche d’inverno’ e ‘Dove passano i nuovi barbari’.
«Quest’anno come circolo Fare verde Cilento, aderendo alla campagna estiva, abbiamo inoltrato al comune di Santa Marina la richiesta di intervenire sulla riva sinistra del Bussento, disseminata di rifiuti di vario tipo, anche speciali e pericolosi, abbandonati da tempo indeterminato, dai nuovi barbari, appunto, lungo la sponda del fiume, pronti ad essere trascinati in mare con conseguenze gravi all’ecosistema marino. Con questa iniziativa sono stati liberati dai rifiuti e dall’incuria circa 300 metri della sponda sinistra del fiume dai rifiuti scoperti e segnalati dalla associazione Fare verde Cilento all’ amministrazione del comune di Santa Marina e all’ASL3 di Sapri» spiegano da Fare verde Cilento.
La cittadina di Policastro, frazione di Santa Marina, è sul mare e vive essenzialmente di turismo balneare. Pertanto l’amministrazione ha colto di buon grado l’intervento dei volontari di Fare verde Cilento, fornendo il camion per trasportare all’isola ecologica i rifiuti raccolti e sacchi necessari alla bonifica. Sono stati riempiti una ventina di sacchi con rifiuti differenziati. La tipologia consiste, e non è una novità, di bottiglie di vetro e di plastica, copertoni, porcellana, lattine, materiale ferroso,piccoli elettrodomestici, cartucce di plastica. Quest’ultime sono state raccolte sulla foce e lungo il corso del fiume.
L’Associazione ecologista ribadisce ancora che «l’iniziativa ha lo scopo di rendere ‘contagioso’ ciò che funziona. Pertanto non si deve considerare i volontari come ‘operatori ecologici’; il lavoro volontario ha l’obiettivo di servire d’esempio a tutti i cittadini e di pungolo alle amministrazioni locali sul problema grave dell’inquinamento. Sono le amministrazioni locali le dirette responsabili della sorveglianza e della riduzione dei rifiuti fino al raggiungimento del traguardo ‘rifiuti zero’, oramai irrinunciabile, che i comuni devono darsi in tempi brevi se si vuole veramente uscire da questo cronico problema che danneggia l’ambiente, patrimonio di tutti, e la salute dei cittadini».
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