Camerota, gli abitanti del Poggio ringraziano
| di Federico MartinoAbbiamo ricevuto questa lettera dagli abitanti della località Poggio a Marina di Camerota. Lettera di ringraziamento dopo la paura della notte del 24 agosto, quando tutto il Poggio è stato assalito dalle fiamme e solo grazie all’aiuto di tanti giovani del paese si sono potute arginare le fiamme fino all’arrivo dei vigili del Fuoco.
Siamo corsi fuori dalle nostre case già preparati al peggio:
gli incendi sono per noi abitanti del “Poggio” una pericolosissima convivenza.
Appiccare incendi è una follia.
Appiccare incendi di notte è una follia omicida.
Abbiamo capito subito che da soli non ce l’avremmo fatta mentre organizzavamo il ben noto rituale di riempimento dei secchi, montaggio bocchette antincendio, estintori e quant’altro.
Avanzava un muro di fuoco e fumo alimentato da un vento senza precedenti sui tre versanti del “Poggio”.
Nessuna via di fuga se non il sentiero per Lentiscelle. Ma di notte…….
Abbiamo cominciato a lottare aiutati da pochi vicini.
Poi è arrivato “il Paese”.
Sono arrivati tanti ragazzi, quelli che lavorano d’estate, stanchi. E’ arrivato Domenico il proprietario del bar Sirena e Gerardo dell’Antica Marina. Stanchi anche loro.
L’incendio l’abbiamo spento con loro e non è stata una cosa da poco.
Con loro, con il nostro immancabile Giulio e con tutti quei ragazzi che, a causa del buio e della paura, non abbiamo neanche riconosciuto ma li ringraziamo di cuore. Tutti.
Da noi è arrivato “il Paese”. Nessun altro.
Grazie. Grazie anche a tutti gli amici che non ci hanno potuto raggiungere ma che hanno trascorso la notte nell’ansia e nella paura: grazie anche alle loro preghiere e al loro affetto.
Quello che resta del “Poggio” è un paesaggio spettrale che nei prossimi mesi rinverdirà con le piogge.
E’ il miracolo della macchia mediterranea, un verde impareggiabile fino al prossimo folle gesto.
Abitiamo sul “Poggio” da circa 30 anni e questo è già il decimo episodio: un dato grave.
Abbiamo considerato che se fosse accaduto durante il Meeting del Mare, al Carmine, a San Domenico, o a Ferragosto, non ci saremmo salvati. Perchè in queste date di superaffollamento le uniche due strade di accesso al “Poggio” (salita di fronte al Lido del Poggio e salita di Monte di Luna) sono costantemente bloccate dalle auto parcheggiate in divieto di sosta. E ciò accade da sempre.
Abbiamo considerato inoltre, visto il ritardo con cui arrivano i soccorsi (ritardo giustificato se si pensa all’alto numero di incendi nel periodo) che sia giunto il momento di istituire sul territorio un servizio di pronto intervento incendi. In parole povere acqua a volontà e volontari. Non altro. Grazie.
Fam. Cantisani-Guzzi-Siani.
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