Agropoli, rissa nel derby: Gelbison chiusa un’ora negli spogliatoi
| di Luigi MartinoMancano meno di cinque minuti alla fine del derby. L’Agropoli gioca in casa contro la Gelbison. E’ domenica e si gioca al ‘Raffaele Guariglia’. All’andata, al ‘Morra’, i calciatori di Vallo conquistarono i tre punti. La partita finì uno a zero. Il risultato qui è fermo sullo zero a zero. Ai delfini servono i punti per la salvezza. La squdra di Vallo della Lucania, invece, è matematicamente ai play-off. Poi la svolta del match.
La cronaca Per tutto il match la Gelbison è rimasta nella propria metà campo a difesa del pareggio. L’Agropoli ha giocato solo lei con la palla al piede. Un dato fa capire come è andata la partita: 14 calci d’angolo per i delfini, nemmeno uno a favore dei rossoblu. Sette palle da gol nitide create dai padroni di casa che non sono riusciti a segnare, anzi. Ci racconta una persona molto vicina alla dirigenza vallese che «addirittura l’Agropoli pare volesse vincere la partita concordando il risultato con la squadra avversaria». La Gelbison non avrebbe accettato l’invito e addirittura all’87esimo Senè in contropiede tutto solo segna la rete del vantaggio. Uno a zero per gli ospiti.
La rissa Al gol di Senè è scoppiato un parapiglia. I giocatori con la casacca blu si sarebbero scagliati contro gli avversari. Spintoni, minacce e qualche pungno: alla fine tutti rintanati negli spogliatoi. Dirigenti e calciatori della Gelbison sono stati costretti a non uscire dagli spogliatoi per circa un’ora e mezza. Fino all’arrivo delle forze dell’ordine, in pratica. I carabinieri di Agropoli hanno scortato gli ospiti prima sul pullman e poi all’uscita della superstrada. Secondo le ultime indiscrezioni pare che al vaglio di chi indaga sul caso ci sarebbero i filmati delle videocamere di sorveglianza del ‘Guariglia’. Toccherà al giudice sportivo, entro giovedì, valutare i fatti e prendere eventuali decisioni.
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