Capaccio, partono nuove linee di autobus e taxi
| di Lucia CarielloDal mese di giugno spostarsi sul territorio comunale di Capaccio Paestum non sarà più un problema. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Italo Voza è, infatti, al lavoro, per attivare un servizio di trasporto urbano e per rilasciare dieci licenze per taxi. Per quanto riguarda gli autobus, da trenta posti, è prevista l’attivazione di tre linee che copriranno l’intero territorio comunale con interscambi a Capaccio Scalo e con circa dieci corse giornaliere.
Il servizio sarà in vigore, in via sperimentale, fino alla fine dell’anno. Per il periodo estivo è in ipotesi anche una corsa serale. Non è stato ancora fissato il costo del biglietto che in ogni caso, per rimanere in linea con le tariffe in vigore, non supererà la cifra di un euro, e saranno previsti anche degli abbonamenti. Il servizio taxi, invece, sarà uno dei punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale. La commissione che se ne occupa, intanto, ha deciso di proporre al Consiglio il rilascio di dieci licenze valide per l’intero arco dell’anno.
«In un comune turistico importante ed esteso come Capaccio Paestum la presenza di un servizio di trasporto urbano e di taxi è indispensabile. – commenta il vicesindaco Nicola Ragni che sta curando entrambi i servizi – Se vogliamo crescere e aumentare l’attrattività di Paestum non possiamo prescindere dall’attivazione di una serie di servizi, tra cui, appunto, i trasporti pubblici. E’ chiaro che il servizio non sarà rivolto solo ai turisti, ma principalmente ai cittadini che già dalla prossima estate potranno recarsi al mare, come anche in altre zone del territorio comunale, senza essere costretti a prendere sempre l’automobile». «Sono servizi necessari per i cittadini e per chi viene qui in vacanza. – dice il sindaco Italo Voza – Il sito archeologico è visitato ogni anno da tantissimi cittadini europei e Capaccio Paestum deve essere al passo con le località turistiche europee. Tante volte abbiamo sentito, per fare un esempio, di turisti spaesati che, scesi dal treno alla stazione di Paestum, non hanno trovato né informazioni né mezzi di trasporto e hanno dovuto percorrere chilometri a piedi per raggiungere l’area archeologica e le strutture ricettive. Questo non deve accadere più».
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