Si tuffa in mare per un’immersione: morto pescatore inglese

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Si tuffa in mare per un’immersione: morto pescatore inglese

Si è tuffato in mare ma qualcosa è andato storto. Martin Meazza, 49 anni, da tutti conosciuto come l’inglese del porto, è morto durante un’immersione nelle acque di Agropoli. Molto probabilmente si era calato in acqua per recuperare qualcosa quando è stato colto da un malore che lo ha ucciso. Il suo corpo è stato visto da alcuni passanti intorno alle 19 di mercoledì vicino al porto turistico. In pochi minuti è scattato l’allarme ed è stata allertata la capitaneria locale oltre al 118 che ha soccorso l’uomo, ormai già morto. Il magistrato di turno della procura di Vallo ha disposto esame esterno e autoptico per risalire alle cause del decesso. Da un primo controllo esterno sul corpo pare che sia stato un malore a stroncarlo ma sarà solo l’autopsia di oggi, giovedì, a chiarire la dinamica della tragedia, sulla quale continuano le attività d’indagine della guardia costiera di Agropoli, guidata dal tenente di vascello Rosario Florio. Martin è stato un paracadutista delle forze speciali inglesi a ha vissuto la guerra civile in Bosnia facendo il cecchino per proteggere i civili. Ad Agropoli viveva di piccoli lavoretti, saltuari soprattutto, ma gli garantivano di vivere con onestà. Per alcuni anni ha vissuto in una barca da pesca, poi in una tenda. Era benvoluto da tutti, soprattutto dai pescatori della zona che per fargli compagnia gli avevano regalato anche un cane, l’unico che gli è rimasto vicino fino alla fine, anche quando il corpo era sulla banchina del porto in attesa di essere trasportato a Vallo della Lucania.

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