In cella perchè sorpreso alla guida in stato di ebbrezza: la lettera
| di Luigi Martino«Sono Romeo Gugliucci e volevo segnalarvi un odissea che sta vivendo mio cugino Marco Penza detenuto nel carcere di Vallo della Lucania, da premettere che nel gennaio del 2011 ha subito l’amputazione della gamba. La sua storia giudiziaria è ai limiti dell’assurdo. Nel 2009 gli è stata ritirata la patente per guida in stato di ebrezza e dopo il ricorso fatto da un avvocato, la sentenza e’ diventata definitiva e il Tribunale ha condannato mio cugino a pagare una multa, o scontare la pena ai servizi sociali o il carcere. A questo punto l’avvocato ha fatto trascorrere i 30 giorni per richiedere la misura cautelare e il giudice in base al silenzio assenso ha condannato Marco alla reclusione. Sono 5 giorni che ormai è recluso e la domanda di scarcerazione al Tribunale di sorveglianza di Salerno ancora non e’ stata evasa. Lui si trova in cella nonostante la sua grave amputazione. Inoltre in cella non può utilizzare ne stampelle ne protesi. Sono stati lesi i diritti fondamentali della libertà di una persona per un presunto sbaglio di un avvocato, (che a mio avviso verra’ sicuramente segnalato all’ordine),soprattutto per l’invalidità con cui convive. Premetto che la persona reclusa oltre questa condanna era incensurato».
Romeo Gugliucci
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