Camerota, tuona Del Gaudio: «Rischio che Cala Bianca diventi come Baia Infreschi»
| di Marianna ValloneLa spiaggia vincitrice del concorso di Legambiente è al centro delle polemiche dell’estate cilentana. Cala Bianca a Marina di Camerota, eletta regina dell’estate 2013, grazie ai tributi espressi dagli internauti sul sito di Legambiente per essere la spiaggia più bella dello Stivale, ritorna a far parlare di se. «In questi giorni – tuona Enzo Del Gaudio, consigliere comunale – si sono succedute numerose voci circa un ipotetico lido a Cala Bianca, poi veloce, forse un po’ troppo, c’è stata la smentita del sindaco Romano, forse preoccupato della reazione violenta da parte di chi vuole proteggere le nostre terre da insediamenti selvaggi che potrebbero deturparne in modo irreversibile la naturale bellezza che le contraddistingue».
Dopo la nomina, infatti, è iniziato un vero e proprio assalto alla spiaggia regina d’Italia. Le imbarcazioni si avvicinano oltre modo, le folle di turisti la raggiungono fin dalle prime ore del mattino e c’è persino chi mette in borsa i bei ciottoli bianchi per conservarne il ricordo. Nei giorni scorsi, intanto, il Comune di Camerota ha fatto sapere che intende proteggere la cala garantendo la presenza di vigili urbani sul posto. Ma per Del Gaudio Cala Bianca potrebbe diventare come Baia Infreschi. «Conoscendo le modalità di gestione del sindaco Romano e le sue strane idee di utilizzo del territorio e delle sue potenzialità – continua il consigliere a mezzo stampa – viste le selvagge concessioni balneari del passato che hanno impedito ai cittadini di Camerota e ai numerosi turisti di usufruire di spiagge libere e incontaminate, viste le discutibili occupazioni delle nostre oasi naturali più belle d’Italia, credo che con il tempo Cala Bianca rischi di diventare come Baia degli Infreschi, cioè luogo che ormai ha perso definitivamente la sua naturalezza e il suo splendore, area completamente occupata e sfruttata senza alcun rispetto verso ciò che Dio ci ha donato. Spero di essere subito smentito con i fatti – prosegue – ma di certo non resteremo a guardare chi oggi vorrebbe mortificare la nostra terra, Cala Bianca è bella così e tale deve restare per sempre, anzi sarebbe bello tornare a vedere tutte le nostre baie inserite perfettamente nel parco marino e sgombere da qualsiasi cosa che possa solo lontanamente ricordare la presenza dell’inciviltà umana. Speriamo – conclude Del Gaudio – che “La più bella se tu” non si trasformi in “La più sfruttata sei anche tu”».
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