Entroterra campano fa i conti con le minacce ambientali: a Contursi proiezioni e dibattiti
| di Marianna ValloneA due anni dalla manifestazione che radunò migliaia di cittadini, i rappresentanti istituzionali dei paesi della Valle del Sele e, soprattutto, giovani, scesi in strada per testimoniare la propria contrarietà all’apertura dell’inceneritore di Oliveto Citra, i paesi dell’entroterra campano si ritrovano a fare ancora i conti con minacce ambientali, vecchie e nuove. L’iter giudiziario della questione inceneritore è ancora irrisolto, ma la presenza nel decreto “Sblocca Italia” del termovalorizzatore di Oliveto Citra ha rimesso in moto i timori, potrebbero così ripartire gli ultimi lavori nella struttura posta nell’area industriale alla riva del fiume Sele.
Lo stesso decreto governativo accelererà i tempi per ottenere nuovi permessi di esplorazione petrolifera in diversi territori meridionali (Irpinia, Val d’Agri, Vallo di Diano) e raddoppierà l’estrazione di barili di greggio nei giacimenti lucani. Per uscire dalla crisi economica lo Stato, così pare, vuole investire sullo sfruttamento delle risorse energetiche non rinnovabili, noncurante delle realtà produttive, culturali, ambientali presenti nei territori oggetto delle brame delle multinazionali del petrolio.
Il 29 settembre 2014, a due anni esatti dalla manifestazione che disse (purtroppo, a quanto pare, temporaneamente) ‘No all’inceneritore’ nella Valle del Sele, il circolo Arci Bandiera Bianca di Contursi Terme, una delle associazioni che nell’estete 2012 s’impegnarono maggiormente per informare l’opinione pubblica sulle conseguenze che un impianto di incenerimento avrebbe avuto sulla salute e l’economia locale, ospiterà la proiezione del docu-film “L’oro vero. Resistenze contadine alla devastazione del territorio”. “L’oro vero” è un film di Daniele De Stefano e Giuseppe Orlandini, ideato da Roberto De Filippis, con il sostegno del Coordinamento irpino “No Triv”, dell’associazione “Mesàli” e della condotta Slow Food “Colli dell’Ufita Taurasi”, con le musiche dei Jambassa; questa indagine sui giacimenti naturalistici, agricoli, culturali irpini racconta le eccellenze che l’accelerazione del permesso di esplorazione petrolifera a Nusco e il pozzo di ricerca che si vorrebbe creare a Gesualdo saranno devastate dall’oro nero.
La proiezione, che partirà lunedì alle ore 20.00 nel circolo con sede in piazza San Vito, si concluderà con un dibattito per fare il punto sulle emergenze ambientali della Valle del Sele e dei territori vicini, alla discussione parteciperanno Roberto De Filippis, autore del documentario e membro del Coordinamento irpino “No Triv”, Michele Solazzo (Comitato Stop Eolico Selvaggio), Carmine Pace (Orizzonti Meridiani) e gli attivisti salernitani, lucani ed irpini dei movimenti in difesa dell’ambiente e dei veri giacimenti naturali e culturali da dover valorizzare.
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