Monte San Giacomo, querelle tra amministrazione e gruppo Facebook
| di Biagio CafaroCon la delibera n°48 del 5 settembre 2013 la Giunta comunale di Monte San Giacomo ha dato mandato ad un legale di agire in sede legale in merito al gruppo Facebook “Monte San Giacomo con i suoi pregi & difetti”.
«Da tempo sulla pagina – si legge nella delibera – vengono riportate informazioni non veritiere circa l’attività amministrativa svolta dall’Ente. Che spesso si rinvengono illazioni e allusioni offensive nei confronti dell’amministrazione comunale ovvero dei suoi singoli componenti e dei dipendenti comunali. Che in taluni casi gli stessi sono stati oggetto di insulti, epiteti ingiuriosi e giudizi di valore lesivi della dignità personale. Gli stessi cittadini sono stati qualificati in maniera irrispettosa offrendo a chiunque visitasse la pagina un’immagine della comunità locale fortemente negativa».
Sul gruppo Facebook sono seguiti i commenti a tale provvedimento, tra chi inneggia alla libertà di espressione a chi prende le distanze dalle offese.
Quindi l’amministrazione comunale, nel nome del sindaco Raffaele Accetta e della Giunta, ha scritto una nota per chiarire il provvedimento:
«In merito alla nostra presa di posizione nei confronti del Gruppo Facebook “Monte San Giacomo con i suoi pregi e difetti”, riteniamo opportuno precisare quanto segue:
non abbiamo, come è ovvio, né l’intenzione né il potere di censurare o di far chiudere alcunché, ed è singolare che la nostra azione, che è una difesa della nostra dignità personale e di quella dei cittadini, passi per un atto di arroganza o di prepotenza.
E’ superfluo e strumentale, da parte di alcuni, invocare la libertà di pensiero, di espressione o di stampa, che non oseremmo mai mettere in discussione. Non siamo minimamente interessati a quello che ciascuno, in autonomia e libertà, scrive sui social network, né ci riteniamo al riparo da critiche, anche aspre o severe.
Per fare definitiva chiarezza, siamo costretti a riportare, qui di seguito, alcuni commenti di una sparuta minoranza di aderenti al gruppo,ben individuabili, affinchè sia chiara la causa della nostra azione legale.
E’ stato scritto (come si evince dagli atti che provvederemo a fornire alle autorità competenti, come tutti hanno potuto leggere a suo tempo e che sicuramente la Polizia postale individuerà, pur se rimossi successivamente), indirizzato a noi amministratori: “parassiti, nullità,loschi personaggi, rifiuti umani, deficienti, ladri e corrotti, figli di puttana”, “abbracciatevi il cesso e cantate non son degno di te”;
e ancora, ai dipendenti e alle dipendenti comunali: “parassiti e zoccole”;
ai cittadini: “somari, lecchini, pecoroni”.
e infine l’augurio: “dovete finire tutti su una sedia a rotelle”
Come se ciò non bastasse, sono state diffuse, spacciandole per vere, false informazioni sull’ attività amministrativa.
Riteniamo pertanto, che ciò non attenga alla libertà di stampa o di espressione, ma rientri in una specifica categoria di reato, che è quella della diffamazione a mezzo stampa.
Dunque, ci difenderemo da tale barbarie con i mezzi che la legge(alla quale è ispirata quotidianamente la nostra attività di amministratori, oltre che la nostra condotta individuale di cittadini) ci mette a disposizione.
Nello scusarci per essere stati costretti a riportare testualmente i pesanti insulti di cui siamo stati oggetto, speriamo di aver chiarito definitivamente la nostra posizione, e di evitare altre risibili e demagogiche prese di posizione da parte di chi, dopo aver offeso, infangato e denigrato sul piano non politico ma personale, si atteggia a martire della libertà».
©Riproduzione riservata