Sicignano degli Alburni: tre arresti per spaccio di droga
| di Rito RuggeriAvevano messo su una rete di spaccio tra gli Alburni e l’Alto Sele. La sera della vigilia di Natale i carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal capitano Alessandro Cisternino, hanno eseguito 3 ordinanze di custodia in carcere. In manette, su ordine del gip del tribunale di Salerno, sono finiti Bartolomeo Iuglio, 27 anni, di Sicignano, Salvatore Cruoglio, 25, di Palomonte e Giuseppe D’Amato, 32, di Contursi. Sono accusati a vario titolo di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Salerno, diretta dal procuratore Franco Roberti, è iniziata da un tentato omicidio avvenuto nel mese di luglio di un anno fa a Colliano. Una notte, un giovane del luogo, Vito Freda, 26 anni – indagato nell’ambito della stessa inchiesta della procura di Salerno che ha portato ai tre arresti disposti dal gip -fu ferito a una spalla da un colpo di pistola. Quell’azione che aveva il vago sapore di un regolamento di conti, avvenne in localitá Bisignano, sulla strada provinciale che collega Colliano a Contursi Terme. A sparare fu una persona ignota su una motocicletta. Il ferito era a bordo di una ford fiesta con altri tre amici. Da quell’episodio delittuoso, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Eboli, guidato dal tenente Francesco Manna, hanno cominciato a interessarsi alle abitudini del giovane ferito e alle sue frequentazioni. Le indagini hanno così fatto emergere il presunto ruolo del 25enne di Colliano nell’attivitá di spaccio che si estendeva fino alle localitá degli Alburni. Tre mesi dopo, a ottobre, Freda fu arrestato all’ingresso del paese dell’Alto Sele. Nei pannelli laterali di una fiammante Bmw 330 i militari trovarono e sequestrarono 1,7 chilogrammi di canapa. La droga era ingegnosamente occultata e fissata con un’apposita piastra di acciaio nel telaio dell’autovettura. Nel corso della perquisizione dell’abitacolo della vettura, inoltre, gli investigatori trovarono un apparecchio per il sottovuoto di alimenti. L’arresto fu il secondo passo dell’inchiesta sul giro di marijuana tra gli Alburni e l’Alto Sele. L’attivitá d’indagine dei carabinieri, durata oltre un anno, ha permesso di documentare numerose cessioni di droga e di individuare i collaboratori di Vito Freda che contribuivano a distribuire le grosse forniture di marijuana. Le indagini, partite da Colliano, hanno riguardato Contursi Terme, Palomonte e Sicignano degli Alburni. Le tre misure cautelari decise dall’ufficio del gip, che ha condiviso l’impianto accusatorio, riguardano proprio dei giovani residenti in questi comuni. L’ordine di carcerazione è stato eseguito dai militari della compagnia di Eboli. I carabinieri hanno atteso che uno degli arrestati facesse rientro dall’estero prima di notificare i provvedimenti.
©Riproduzione riservata