«L’ospedale di Sapri necessita di nuovi mezzi di trasporto». A denunciarlo era stata la Cgil di Salerno che in una nota aveva fatto sapere che «l’autolettiga di categoria B, a causa dell’usura, è completamente fuori uso». Già da settembre il sindacato aveva fatto presente lo stato in cui versano i mezzi di trasporto all’ospedale di Sapri, chiedendo un intervento immediato da parte dell’Asl. La risposta è arrivata nei giorni scorsi. Infatti, con una delibera, lo scorso 19 dicembre, l’Asl di Salerno ha autorizzato l’acquisto, per il pronto soccorso dell’Ospedale di Sapri, di una autoambulanza di tipo B. Dopo tre anni di attesa, 50mila euro vengono impegnati per l’aggiornamento del parco auto del presidio.
L’amministrazione comunale di Sapri, in una nota, ha espresso la sua soddisfazione per questo e per gli altri interventi di aggiornamento tecnologico che l’Asl ha realizzato in ospedale: «Positive sono, anche, sia la ormai compiuta ristrutturazione del reparto di medicina, sia la comunicazione, effettuata dal dg Squillante, che, nel corso del 2014, per Sapri saranno disponibili ulteriori fondi (circa 5milioni di euro) per completare il rifacimento della vecchia ala dell’ospedale».
«Assolutamente ottima – continuano da palazzo di città – è sul versante del distretto e del territorio, l’intesa che si è stabilità tra Asl e il costituendo Piano di zona. Va riconosciuta alla dirigenza aziendale dell’Asl, una spiccata sensibilità sui temi della integrazione socio-sanitaria: sono fatti rilevanti la costante presenza di dirigenti sanitari ai tavoli di concertazione su temi quali le dipendenze patologiche e la violenza di genere, l’attenzione dei dirigenti del distretto sanitario nella fase di elaborazione del progetto del piano di zona e la intesa, siglata direttamente dal direttore generale Asl, sull’Adi nell’ambito della progettualità Pac (prima volta in assoluto)».
«Notizie positive che – continua l’amministrazione – speriamo nel 2014 possano estendersi anche all’altro grande problema ancora irrisolto: le carenze di personale diffuse in quasi tutti i settori sanitari, ma allarmanti in servizi quali la nefrodialisi, la radiologia e la cardiologia. Pur sottolineando gli sforzi fatti dalla direzione strategica aziendale per garantire la continuità assistenziale che mai, fino ad ora, si è interrotta, riteniamo che sia necessario una azione comune tesa a superare il ricorso all’Adi (soluzione tanto precaria quanto costosa) e giungere all’assunzione a tempo indeterminato delle figure indispensabili nei settori e servizi strategici e produttivi. Sarà questo il principale tema – conclude l’amministrazione di Sapri – su cui concentrare azioni e sollecitazioni nei corso del 2014 nei confronti dell’azienda ma, soprattutto, nei confronti della politica regionale».