Villamare, uno spagnolo sbanca la decima edizione del “Film Festival”

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Villamare, uno spagnolo sbanca la decima edizione del “Film Festival”

E’ il corto “Cucina Casalinga” di David Casals-Roma a  vincere la decima edizione del Villammare Film Festival. La giuria artistica della kermesse, presieduta dallo sceneggiatore Giorgio Arlorio e composta dai registi Gianfrancesco Lazotti, Nino Russo, Antonio Falduto, Maria Luisa Forenza ad aver optato per questa storia sull’incontro di due solitudini tratteggiata con delicatezza e sguardo introspettivo dal regista catalano. David Casals-Roma non è la prima volta che vince questa kermesse. Nel 2007 la spuntò con il pluripremiato corto “Save the world”. Con la proclamazione del vincitore, i divertenti intermezzi di Rosalia Porcaro, l’importante presenza  di Maurizio Casagrande, l’anteprima assoluta di uno spezzone del prossimo film di Nino Russo e Arlorio “Scossa” in proiezione il prossimo 1 settembre al Festival del Cinema di Venezia, le originali incursioni musicali del duo Persico- Del Gaudio, il “dopocinema” con il “Gelato di strada” di Crivella di Sapri e lo spettacolo pirotecnico sul mare della ditta Pepe di Sala Consilina simette la parola fine alla decima edizione.  Il Villammare Film Festival chiude il sipario. E lo fa dopo aver regalato tante emozioni e momenti diversi di spettacolo. “Quattro giorni di convivio, di fertilità e di allegria” come li ha definiti uno storico Amico del Festival il prof. Pasquale Persico. “Questa kermesse deve mostrarsi come un miracolo, come serendipity che si rivela ogni anno – ha detto usando un termine che sta indicare la fortuna che arriva inaspettata, il dono di trovare qualcosa di bello e buono senza averlo cercato . Una parola, serendipità, che da sola riassume l’impressione generale che offre il Festival a chi gli si accosta per la prima volta. E di piacevoli sorprese quest’anno ne sono arrivate tante. A cominciare dal film “Dalla vita in poi” del regista Gianfrancesco Lazotti, una storia apparentemente difficile  da districarsi tra malattia e detenzione che invece scivola piacevolissima regalando le emozioni di un’intensa storia d’amore. E poi la giuria capace di parole delicate e di un’attenzione smisurata. I corti dai finali non sempre scontati e dalle numerose tematiche. E ancora l’arrivo dirompente sul palco della coppia Fulco-Chiabotto di una semplicità e di una simpatia straordinarie. Le  mille voci impossibili da contenere nella minuta figura della De Cicco. Lo sprone a fare di più per la nostra Italia da parte di un composto dirigente Rai, Francesco Pinto.  La trascinante energia di una Big Band messa al servizio delle colonne sonore da un abile Gerardo Di Lella. E ancora la simpatia impetuosa di Rosalia Porcaro e l’esperienza da regista di  Maurizio Casagrande. I dopocinema sempre diversi, pronti a solleticare diversi punti del palato con il piccante, il salato e il dolce. Un programma imbastito con cura dal patron Alessandro Cocorullo, unito e condito dalla conduttrice, la giornalista di 105 Tv Daria Scarpitta.
Quattro giorni completi di spettacolo, intrattenimento, cultura, che hanno cercato di sondare i numerosi aspetti del cinema e di offrire al pubblico un programma vario secondo quella che è  la tipica formula del Villammare Film Festival, che diventa completa solo davanti al suo pubblico critico, attento, silenzioso e presente. E’ vera “serendipità”  dunque se da questa edizione sono nate anche nuove amicizie e nuove scoperte un po’ come quei fuochi d’artificio che a conclusione di ogni Festival e a maggior ragione per questa decima edizione,  sono venuti fuori dal buio del mare.

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