Scoperta dalle fiamme gialle di Agropoli maxi frode internazionale da 140 mln di euro
| di Marianna ValloneTutto è partito dall’attività investigativa dei finanzieri della compagnia di Agropoli sulle imprese che avevano effettuato operazioni di importazione in sospensione d’Iva. Le indagini delle fiamme gialle cilentane hanno così permesso di individuare due società italiane riconducibile al gruppo guidato dai fratelli Padovani e altre nove imprese estere, le cosiddette «cartiere», con sedi dichiarate in Gran Bretagna, Romania, Bulgaria, Tunisia, Belgio, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti, inserite in un «carosello fiscale transnazionale» quantificato in oltre 140 milioni di euro. I finanzieri di Agropoli hanno sequestrato beni mobili e immobili per circa 72,5 milioni di euro in 8 regioni d’Italia, Campania, Lazio, Abruzzo, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, a un gruppo che, attraverso società dei Padovani, ha messo in piedi una «frode carosello transnazionale» da oltre 140 milioni di euro. Uno dei fratelli è stato arrestato. Per gli altri due è stato emesso mandato d’arresto europeo in Svizzera. I beni immobili finito sotto sequestro sono complessivamente 54, tra cui 7 opifici industriali, una prestigiosa villa sulla costiera sorrentina, 5 appartamenti di lusso tra Napoli e Roma. Sono indagate altre 14 persone.
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