Sequestro struttura ricettiva San Giovanni a Piro, assolto Sorrentino
| di Marianna ValloneSi è conclusa venerdì la vicenda relativa al sequestro di un immobile a San Giovanni a Piro avvenuto nel 2011. Domenico Sorrentino, accusato di falso, abuso in atti di ufficio, e reati edilizi, per aver conseguito, secondo l’accusa, un permesso di costruzione illegittimo finalizzato alla realizzazione di una struttura ricettiva, è stato assolto da ogni accusa.
Secondo la procura di Vallo della Lucania, il rilascio del titolo edilizio a opera dell’ufficio tecnico di San Giovanni a Piro, al centro di polemiche nelle ultime settimane, «era viziato dal contrasto con una norma nazionale, che avrebbe reso inefficace il regolamento edilizio comunale». Il sequestro dell’immobile, in corso di costruzione, fece discutere e mise l’ufficio tecnico di Giovanni a Piro al centro di polemiche roventi, anche da parte del gruppo di opposizione.
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Intanto, venerdì il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Vallo della Lucania, Elisabetta Garzo, ha assolto Sorrentino (difeso agli avvocati Salvatore Paradiso e Vincenzo Speranza) perché «il fatto non costituisce reato», e ha ordinato l’immediato dissequestro dell’immobile, vincolato da quasi due anni. Si attendono ora le motivazioni della sentenza di assoluzione.
«Sentenza giusta e coraggiosa – hanno commentato i legali Vincenzo Speranza e Salvatore Paradiso – non tanto per l’assoluzione in sè, ma perché si preannuncia affermativa del principio della potestà legislativa regionale, concorrente in materia urbanistica secondo quanto voluto dal legislatore costituzionale della riforma del 117, e della autonomia del Comuni, nel dotarsi di regolamenti edilizi, in sintonia con la legislazione urbanistica regionale».
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