Cilento: il Parco Nazionale delle discariche abusive e dell’amianto (foto e video)
| di Biagio CafaroCeraso e Pisciotta, due località al centro del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, luoghi di discariche abusive e amianto incustodito. È quanto emerge da due sequestri effettuati nel territorio del parco e in aree sottoposte a vincolo paesaggistico.
Diga Fabbrica. Il primo sequestro è stato effettuato dal corpo forestale dello Stato di Vallo della Lucania nel comune di Ceraso, in località Petrosa presso il Lago Fabbrica, una diga nata con lo scopo di irrigazione della piana di Velia. Tra il materiale rinvenuto, fusti metallici, materiale ferroso, pneumatici, tubazioni di eternit con presenza di amianto e anche batterie di mezzi meccanici. Tutti rifiuti classificati come “speciali e pericolosi”, alcuni dei quali interrati. “La situazione delittuosa è ascrivibile alla responsabilità della società Consorzio Velia, nella persona del legale rappresentante avvocato Francesco Chirico” si legge nell’ordinanza n.31 del 25 giugno 2012 del sindaco di Ceraso, Gennaro Maione. Chirico ora dovrà provvedere alla bonifica dell’area. I Rifiuti sarebbero il risultato della sostituzione delle “vecchie condotte dell’acqua, probabilmente non tutto il materiale di risulta è stato smaltito, qualcosa è stata interrata – spiega il sindaco Maione al Corriere del Mezzogiorno -. Escludo nella maniera più assoluta che quei rifiuti pericolosi siano arrivati da altri comuni, sono stati gli operai che hanno lavorato sul posto a lasciarli lì”.
Consorzio Velia. Chirico, da parte sua, difende la posizione del Consorzio Velia di bonifica dell’Alento: “Abbiamo presentato una denuncia contro ignoti, di quel materiale noi non ne sappiamo niente, può darsi che poiché la recinzione l’abbiamo fatta due-tre mesi fa, l’accumulo dei rifiuti possa risalire ad un periodo precedente”. Nel frattempo il direttore del consorzio Velia, Marcello Nicodemo, garantisce per la bonifica del terreno: “Noi, dal canto nostro, abbiamo già avviato una trattativa privata con una ditta di Agropoli che al costo di 2500 euro provvederà a rimuovere i rifiuti e a bonificare l’area. Siamo in attesa del dissequestro temporaneo della zona da parte della Procura per poter procedere”.
Caprioli. Andando un po’ più a sud, precisamente lungo le coste di Caprioli, nel comune di Pisciotta, il reparto Aeronavale di Napoli della guardia di finanza ha scoperto una discarica abusiva ad uso e consumo di una struttura turistica del luogo. 10.000 metri quadrati di terreno per un totale di 30 metri cubi di materiale, tra cui, anche qui, eternit composto da filamenti di amianto. Anche qui il proprietario del terreno, dopo denuncia, dovrà provvedere a proprie spese per la bonifica del terreno che è situato a pochi metri dal mare, con tutte le conseguenze negative che può portare una discarica a picco sul mare per la costa e le acque del Cilento.
Di seguito le foto della discarica abusiva “Diga Fabbrica” e quella di Pisciotta e il video della discarica abusiva di Pisciotta.
©Riproduzione riservata