Principato? Ma perché?
| di Luigi Martino«Con il dovuto rispetto delle opinioni altrui, penso di poter dire che questa “cervellotica” idea del Principato (sic!) allontani l’idea e i progetti molto più dignitosi della GRANDE LUCANIA o di una suggestiva AUTONOMIA del Cilento. Passare dal Napolicentrismo al Salernocentrismo è come cadere dalla padella nella brace! La parola d’ordine di chi vuole CONCRETAMENTE un Cilento degno della sua storia antica è “O CON LA LUCANIA o CILENTO AUTONOMO”!».
Con queste parole un nostro affezionato lettore originario di Vibonati commenta l’articolo apparso stamane sul nostro giornale dal titolo Camerota accorcia le distanze per il ‘Principato di Salerno’.
Sono ormai giorni, settimane, che il dibattito prosegue: Grande Lucania o Principato Di Salerno?
Se c’è chi sostiene l’importanza di una unificazione Lucana per ovvie ragioni storiche, culturali e sociali (ricordiamo che il Cilento anticamente era parte della Lucania insieme al Vallo Di Diano) c’è chi invece si discosta da questa linea per presentare il Principato Di Salerno che, a detto di molti, tra cui il nostro lettore citato ad inizio articolo, sembra essere un’iniziativa priva di ragioni storiche se non addirittura un “cadere dalla padella nella brace”.
Ma, soprattutto, la nascita di un “Principato”, con tanto di governatore che per l’occasione verrebbe rinominato “principe”, che attinenza ha con quanto accaduto in Italia un 2 Giugno qualunque?
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