Sala Consilina si ferma e celebra l’antica festa di San Michele Arcangelo (FOTO)
| di Marianna ValloneNello storico quartiere di Sant’Eustachio la tradizione viene ancora rispettata. Con l’antica usanza pagana della «Barca», sabato sera ha preso il via la tre giorni di festeggiamenti dedicata a San Michele Arcangelo, patrono di Sala Consilina. Un rituale antichissimo, forse uno dei più evocativi tra quelli presenti nel Vallo di Diano, che torna a rinnovarsi ogni anno a fine settembre e che anima l’intera comunità dei fedeli del capoluogo valdianese. Lo spettacolare culto comincia il 28 sera con il rito della barca di legno portata a spalla dai fedeli, sulla quale viene fatto salire un bambino, scelto tra gli altri coetanei del quartiere, che veste i panni dell’Arcangelo Michele.
Il giovane prescelto è accompagnato in processione, fino alla chiesa Madre, da una fiaccolata di ragazzi, da un suonatore di organetto e da «lu iardínu ri Sandu Micheli» (il giardino di San Michele), un trofeo di uva, foglie d’edera e altre primizie della terra. Durante il percorso in processione, e fino alla SS. Annunziata, il giovane angelo invoca il Santo con una preghiera ogni volta che incontra un’edicola votiva. Giunti alla chiesa Madre, seguendo un percorso inverso a quello del 29, i fedeli che portano in spalla il giovane simboleggeranno per tre volte l’entrata della barca nel luogo sacro, facendola oscillare avanti e indietro come a rappresentare le onde del mare secondo un rituale di allontanamento del male.
Le celebrazioni, però, raggiungono il culmine il giorno seguente, davanti al sagrato della chiesa di Sant’ Eustachio: qui infatti si assiste al Volo dell’Angelo, una rappresentazione sacra, molto diffusa nell’Italia meridionale, soprattutto in Cilento e Basilicata. Il bambino viene agganciato a un filo d’acciaio, teso tra il balcone di una casa e la chiesa, e con l’aiuto di carrucole e funi robuste, viene fatto volare, per tre volte, a circa dieci metri dal suolo, fino alla statua di san Michele Arcangelo, rivolgendo invocazioni e portando in dono le offerte rituali dei cittadini. La processione dei fedeli, poi, prosegue fino alla piazza principale, dove all’aperto è celebrata la messa presieduta dal vescovo della diocesi, don Antonio De Luca.
Ogni anno a Sala Consilina per la tradizionale festa di San Michele è sempre una grande emozione. Il rito della Barca, il Volo dell’Angelo e la commozione dei fedeli per le tradizioni che si rinnovano, rappresentano il forte legame della comunità salese con il proprio Patrono. Legame che va ben oltre la semplice devozione.
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