San Giovanni a Piro, istituto Gaza a rischio: l’appello della dirigente

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San Giovanni a Piro, istituto Gaza a rischio: l’appello della dirigente

E’ di poche ore fa l’appello di Maria De Biase, dirigente dell’Istituto Teodoro Gaza di San Giovanni a Piro, per scongiurare che la direzione della scuola sia affidata ad altri. Il perché è semplice. «Il reggente potrebbe arrivare da molto lontano, da un’altra provincia e, come spesso accade, recarsi a scuola una volta al mese, giusto per apporre un migliaio di firme a qualche documento. E’ evidente – ha commentato Maria De Biase – che questa modalità significa disperdere le buone pratiche avviate e consolidate in questi anni. Abbiamo un patrimonio culturale, progettuale e umano che non va disperso, distrutto. La nostra scuola, soprattutto nell’ultimo anno, ha avuto grande visibilità e riconoscimenti, diventando, non a detta mia, un modello apprezzato e condiviso in tutta la Nazione, il primo premio di AiCare è solo uno dei tanti riconoscimenti».

L’istituto Teodoro Gaza è la prima scuola in Italia ad aver approvato un ‘Piano dell’Offerta Formativa’ ispirato alla transizione con l’obiettivo di formare cittadini resilienti. Sono stati inseriti ufficialmente nella programmazione didattica i principi permaculturali e i modelli necessari per affrontare il futuro di una civiltà ‘Post Carbon’. L’istituto è poi da tempo attento all’ecodidattica, ai principi del ‘Rifiuti Zero’ e al suo interno sono presenti da alcuni anni un orto sinergico e laboratori didattici di autoproduzione, riparazione e recupero delle conoscenze tradizionali locali.

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Eppure, dal 26 giugno il Miur, attraverso l’ufficio scolastico regionale per la Campania, ha comunicato il sottodimensionamento dell’istituto Teodoro Gaza e, di conseguenza, la De Biase tra i dirigenti perdenti posto. «Entro il 6 luglio sono obbligata a produrre domanda di trasferimento presso una scuola che risulti libera e che sia quanto più possibile vicina in termini geografici all’istituto Gaza che, probabilmente, per un anno sarà affidato ad un reggente».

«Non c’è tempo per cercare i colpevoli né per immaginare assurde e sterili vendette. Non è questo il momento dell’autocelebrazione né della commiserazione – ha scritto in una e-mail la dirigente – Non sono stata licenziata, non perdo il posto di lavoro. Non mi fa paura “l’altrove” né il viaggio. Continuare a seminare, vicino o lontano, per me è un nuovo stimolo per andare avanti. Mi inquieta e mi addolora, invece, l’idea di vedere distrutti i frutti del lavoro fantastico che tutti noi abbiamo svolto. Chiedo che l’istituto sia dato in reggenza, per il prossimo anno Scolastico 2013-14, ancora a me e che, successivamente, venga accorpato alla scuola che andrò a dirigere in seguito alla domanda di trasferimento (obbligatoria perché perdente posto)». Intanto, lunedì pomeriggio alle 17:00 nei locali dell’istituto Gaza di San Giovanni a Piro ci sarà un’assemblea pubblica.

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