Metanodotto Snam, sindaci del basso Cilento uniti per il «no»
| di Marianna VallonePericolosità sismica, rischi legati all’attraversamento nelle aree naturali protette. Problemi all’agricoltura e all’utilizzo del suolo. Un nuovo, netto parere di contrarietà al metanodotto Snam è stato espresso al termine dell’incontro, promosso dall’amministrazione di Caselle in Pittari guidata dal sindaco Maurizio Tancredi, che si è tenuta nei giorni scorsi nell’aula magna delle scuole medie. Attorno al tavolo si sono seduti i sindaci del basso Cilento, alcuni esperti in materia ambientale, esponenti della Coldiretti e di alcune associazioni del territorio.
Ai presenti e ai primi cittadini è stato spiegato il percorso del metanodotto, previsto dalla Snam, che attraverserebbe zone ad alto rischio sismico per mare, vista la presenza del vulcano sottomarino Marsili e, una volta a terra, diversi fiumi del Parco nazionale del Cilento, tre aree Sic e una zona Zps. I sindaci dei comuni coinvolti nel percorso e quelli dei paesi vicini sono stati tutti d’accordo nel far proseguire «unitariamente e non più come singoli territori» tutte le iniziative di contrasto al progetto – aspetto sottolineato più volte da Giuseppe Del Medico, sindaco di Sapri. Sono poi intervenuti Nicola Tancredi, vicesindaco di Tortorella, Ivano Pugliese di Casalbuono, Beniamino Curcio, ex sindaco di Buonabitacolo, il direttore di Coldiretti, il sindaco di Caselle, il consigliere di Caselle e geologo Roberto Ragone e i sindaci di Vibonati e Santa Marina.
E’ stata quest’ultima amministrazione a lanciare l’allarme e chiedere l’aiuto agli altri paesi. Infatti il 7 luglio si è tenuto un consiglio comunale straordinario a Santa Marina per ribadire la contrarietà al metanodotto Snam. Lunedì sera nella sala polifunzionale di Santa Croce, davanti a un centinaio di persone, l’amministrazione comunale ha votato quasi all’unanimità contro il progetto che prevede la realizzazione del passaggio di un gasdotto che dalla Sicilia dovrebbe raggiungere il Vallo di Diano attraverso un percorso prevalentemente sottomarino. In quell’occasione Giovanni Fortunato aveva sottolineato che si trattava di «una battaglia questa che non ha colore politico e mi auguro – aveva detto il presidente – che gli amministratori e i cittadini del Cilento vogliano lottare insieme al Comune di Santa Marina per difendere il nostro territorio che rischia di essere distrutto da questa invasione». Alla fine dell’incontro a Caselle i sindaci hanno sottoscritto un documento comune per impegnarsi, attraverso incontri e iniziative, a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione del metanodotto. Erano inoltre presenti il vicesindaco di Casaletto Spartano Enrico Galatro, il vice sindaco di Buonabitacolo e il sindaco di Morigerati Cono D’Elia.
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