Sassano: al via lavori sulla provinciale Silla – Trinità
| di Biagio Cafaro«Da qualche tempo, finalmente, a Sassano stiamo assistendo ai lavori di sistemazione ed allargamento della strada provinciale Silla-Trinità. Lavori che erano stati annunciati da tempo e che, solo dopo il ripetersi di numerosi incidenti, hanno visto finalmente il loro avvio».
E’ quanto osserva il consigliere comunale di Sassano Valentino Di Brizzi, che tra l’altro aggiunge: «Mi trovo però a dover osservare come, nonostante l’impegno ad allargare la Provinciale, non ci si sia resi conto di quanto potrà essere pericoloso il restringimento che ci si troverà a dover affrontare all’altezza del ponte che consente il passaggio sul fiume Tanagro. Negli ultimi periodi abbiamo assistito, infatti, a numerosi incidenti per i quali diverse autovetture,a causa del restringimento sul ponte piccolo della Provinciale, sono finite per cadere nel fossato laterale. Ora purtroppo eventi pericolosissimi di questo tipo saranno ancora più probabili, dopo l’allargamento di parte della Provinciale ed il suo conseguente restringimento all’altezza del ponte citato. E ciò desta non poche preoccupazioni, anche perché se mai qualche sfortunato autista dovesse, per qualsiasi motivo, ritrovarsi a perdere il controllo dell’autovettura a causa del restringimento, non finirebbe in un piccolo e basso fossato, ma terminerebbe la propria corsa direttamente nel fiume, che anche a seguito della mancata pulizia del letto, soprattutto in inverno, raggiunge livelli di piena davvero pericolosi».
Di Brizzi ritiene quindi necessario ed urgente che, in questa fase, si ponga maggiore attenzione al pericolo che si può correre in quel tratto della Strada Provinciale, sia per gli automobilisti che per i pedoni, senza dimenticare i numerosi extracomunitari che transitano con biciclette sulla provinciale. «Si proceda quindi con l’allargamento del ponte sul Tanagro – è l’appello del consigliere comunale di Sassano- prima di trovarci ad assistere impotenti a “preannunciate nuove vittime della strada”. La Provincia -continua Di Brizzi– dovrebbe inoltre spiegarci per quale motivo l’allargamento della strada non è stato accompagnato dalla realizzazione di marciapiedi su tutta la lunghezza, che pure pare fossero previsti in una fase iniziale».
Di Brizzi evidenzia anche come sarebbe il caso, onde evitare l’aggravio di spese a danno come sempre della collettività, che i Comuni predisponessero la realizzazione delle infrastrutture da collocare lungo la Provinciale (ad es. eventuale completamento della rete fognaria, metanodotto e condutture varie) prima che si proceda al rifacimento del manto stradale. «E’ una cosa semplice e scontata -sottolinea- che chi è stato chiamato dagli elettori a tutelare la cittadinanza sarebbe tenuto a fare. Ma a me sembra invece che gli enti comunali interessati stiano assistendo silenziosi allo svolgimento dei lavori, senza neppure sollevare le necessarie e doverose obiezioni sulle problematiche che emergono e che sono sotto gli occhi di tutti i cittadini. Eppure è evidente – termina Di Brizzi – che solo con una concertazione degli Enti preposti e con una gestione fatta da “buon padre di famiglia” si può pensare, in un momento di tali ristrettezze per il nostro Paese, di tutelare le esigenze ed i diritti primari dei cittadini, senza l’aggravio di costi».
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