Il Cilento e il culto della Beata Vergine del Rosario: “Madonne vestite” (Parte I)
| di Giuseppe ConteIn Ottobre, ruolo d’eccellenza riveste la ricorrenza della Madonna del Rosario, festività diffusa a vasta scala in tutto il territorio cilentano e in linea generale nell’Italia centro-meridionale e meridionale. Un culto secolare che ancora resiste alle insidie del tempo in molte comunità, anche le più minute, se pur con cadenze e fasti diversi. Tralasciando gli aspetti prettamente “devozionali” in cui si riscontrato i tratti tipici dei restanti culti cattolici presenti nel territorio, come i caratteristici cortei processionali, spesso arricchiti dalle confraternite, molte delle quali intitolate proprio al “Santissimo Rosario”, il tratto distintivo più significativo che merita indagine può ricondursi alla tipologia statuaria della riproduzione di questa immagine mariana: le così dette “Madonne vestite”.
“Madonne Vestite”. È questo argomento assai complesso e marginale nelle studi storici, tanto da riscontrare scarse attenzioni documentarie e di indagine negli scritti storici e religiosi. Del resto “la pratica del vestire” credo sia stata più marcatamente inserita in una tematica scrittoria di carattere “folkloristico- religioso” e “storico-sociale” e non “storico-religioso”. Ciò confermerebbe la scarsa disponibilità documentaria nel settore prettamente storico e nei testi in generale. È difficile anche trovare la giusta argomentazione da cui partire all’interno di questo settore. Proverò a stabilire una linea di raccordo tra le origini e la modernità.
Le origini: cenni storici. L’arte dei “manichini vestiti” nasce con l’intendo di rappresentare scene sacre e il teatro devozionale, originariamente impiegati nella rappresentazione principalmente di presepi. A tal proposito, risale a non più tardi del ‘500, la forma del gruppo scultoreo tematico (natività, passione). Successivamente, le sculture lignee utilizzate nelle rappresentazioni, assumono autonomia, crescono nelle dimensioni e portate a grandezza reale, vengono sempre più accuratamente definite ed ornate fino a giungere a veri “gioielli artistici”. In molti paesi del sud Italia, sopravvivono usanze legate alle sacre rappresentazioni in cui i personaggi sono sapientemente custoditi nei “simulacri da vestire”, altro nome della “statuaria processionale”, categoria di cui fanno parte le “Madonne da vestire”.
Cosa rappresentano i “manichini vestiti”. Gran parte di questi manufatti, in ambito cristiano, rappresentano la figura di “Maria”, special modo nelle vesti “del Santissimo Rosario”, e a seguire incarnano la tipologia “dell’Addolorata”, di alcune figure sante femminili e in tono minore di altri Santi e del Cristo. Nel Cilento, fatte rarissime eccezioni, riconducono nella quasi totalità alla “Madonna del Rosario”. In quasi tutte le parrocchie, compresi i borghi più piccoli, è presente almeno una statua rappresentata secondo i canoni dei “manichini vestiti”.
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