Antichi Suoni… la musica che ti porti dentro. A Novi Velia
| di Giuseppe GalatoSi è tenuta questa mattina, a Novi Velia, presso l’hotel Gelbison, la conferenza stampa relativa alla presentazione del programma di questa tredicesima edizione di uno dei festival più rinomati del Cilento: Antichi Suoni.
Antichi Suoni è un festival musicale che nasce con l’intento di valorizzare la musica cilentana, fatta di tarantelle e “canzoni di dispetto”, ciaramelle, zampogne e organetti, sintomo della mistione di culture presente sul territorio, da quella lucana a quella calabrese passando per ritmi e tradizioni zingaresche fino alla Puglia, alla Grecia, al Mediterraneo tutto.
Di anno in anno Antichi Suoni, oltre ai musicisti locali, ha portato sul proprio palco “tutti i Sud del mondo” (per dirla alla Eugenio Bennato, vate della musica popolare della zona del Mediterraneo), dal Sud dell’Italia fino all’Africa.
La presentazione della tredicesima edizione si apre con l’appello del giovanissimo sindaco di Novi Velia, Maria Ricchiuti, che illustra come Antichi Suoni, oltre ad essere una manifestazione cultural-musicale attenta all’offerta, sa anche essere una fonte di entrate economiche per il territorio, concetto ribadito anche del neo presidente dell’associazione Antichi Suoni, Aniello Di Polito, che ha illustrato il programma della tre giorni ai presenti, fra persone in borghese e altri “in costume”, come il coro di “giovani novantenni” (come vengono definite dallo stesso Di Polito) che si sono cimentate in una serie di canti sacri della tradizione legata ai pellegrinaggi presso la Madonna del Monte (Gelbison), alle cui pendici sorge Novi Velia.
In cartellone, oltre ai musicisti dipanati fra strade e vicoletti provenienti da tutto il Sud Italia, dal Cilento alla Sicilia, dal Salento alla Calabria, nei tre giorni di Antichi Suoni saliranno sul palco artisti che fanno della musica popolare la propria voce, chi in chiave classica, chi riarrangiata in chiave moderna, come i salentini Kalascima (già visti sul palco del Meeting del Mare). Gli altri artisti presenti sul palco sono i Kiepò, formazione della zona che è riuscita ad affermarsi per l’uso tradizionale degli strumenti della tradizione musicale popolare, Antonio Castrignanò, personaggio che ha avuto il merito di chiudere una delle manifestazioni di musica popolare più importanti d’Italia, La Notte Della Taranta, i Parafonè, con il loro “ritorno dei suoni”, e dalla Sicilia i Uccio Aloisi Gruppu.
L’assessore al turismo Pantaleo Iannuzzi sottolinea la caratura dei gruppi che prenderanno parte a questa tredicesima edizione non dimenticando che ad aprire questa nuova edizione del festival saranno due “formazioni” locali, e cioè il coro delle devote alla Madonna del Monte, con i loro canti sacri polivocali, e una giovanissima formazione di ragazzini del posto che ripropongono lo stilema musicale popolare in chiave moderna (da notare la loro versione per djembe, tammorra e due voci di “Curre Curre Guagliò” della 99 Posse e la danza “a piedi uniti” di due delle ballerine, eseguite sul finale della conferenza stampa).
Altro punto cruciale del discorso di Pantaleo Iannuzzi è quello sull’incremento dei posti macchina (oltre 1200) per far fronte al traffico dovuto alle tante presenze gli scorsi anni. Il parcheggio sarà adibito nei pressi del ristorante La Chioccia D’Oro, all’ingresso di Novi Velia, e una navetta gratuita sarà messa a disposizione per il tragitto dal parcheggio al centro del paese.
La parola passa a don Gianni Citro, già organizzatore del Meeting del Mare, Palinuro Griffe e collaboratore di altri eventi sulla provincia di Salerno, il quale sottolinea, oltre alla valenza culturale dell’evento, anche quella aggregativa, rivolgendo uno sguardo in particolare ai giovani e alle opportunità che eventi come Antichi Suoni danno ai ragazzi di poter crescere e maturare, di come eventi di tale caratura creino un’oasi laddove invece ci sarebbe solo deserto.
Altro nuovo partner della manifestazione è la BCC Cilento, qui rappresentata dal presidente Francesco Castiello, che con questa partnership palesa la voglia a collaborare per la crescita del territorio.
La parola passa al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano nella voce del direttore Angelo De Vita che, con un breve intervento, esamina come nel Cilento stiano nascendo, anche nell’entroterra, che è ancora tutto da valorizzare, sempre più manifestazioni di alta caratura come VeliaTeatro, il Mojoca e Antichi Suoni.
Sulle note della musica popolare si chiude la conferenza stampa e l’appuntamento è rimandato al 2 settembre a Novi Velia con l’inaugurazione di questa tredicesima edizione di Antichi Suoni.
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