Rifiuti speciali e inquinamento: in 10 nei guai tra officine meccaniche e caseifici
| di Marianna ValloneControlli a tappeto nel Vallo di Diano: emersi decine di reati in materia di inquinamento ambientale. Le operazioni sono state eseguite venerdì dai carabinieri della compagnia di Sala Consilina, coordinati dal tenente Davide Acquaviva che hanno denunciato dieci persone per reati in materia di inquinamento ambientale, sanzionandoli per circa 30mila euro e segnalando per le bonifiche, a dieci Comuni del Vallo di Diano, numerosi suoli pubblici oggetto di abbandono incontrollato di rifiuti speciali, eseguendo campionature nelle isole ecologiche e depuratori pubblici.
Durante i controlli sono state sospese numerose attività commerciali per aver «illecitamente smaltito rifiuti speciali». Nello specifico, un autocarrozzeria ed un caseificio del Vallo, denunciandone i proprietari, perché scaricavano le acque reflue – di smaltimento dei cicli di lavorazione delle rispettive attività – direttamente nella rete fognaria comunale, senza alcun filtraggio. Nel corso dei controlli, inoltre, i carabinieri di Sala Consilina hanno sequestrato un’area di circa 500 metri quadrati appartenente ad un centro demolizioni, dove erano depositati rifiuti speciali, come carcasse di auto, pezzi meccanici, oli esausti e pneumatici. Denunciato il titolare mentre, a Caggiano e a Petina, i militari hanno sottoposto a sequestro due aree di circa 350 metri quadrati, adiacenti a due officine locali meccaniche, adibite a discariche di rifiuti speciali.
I controlli sono stati estesi anche agli autolavaggi. I militari di Padula hanno sequestrato una cisterna da 1.500 lt contenente acque reflue, collegata direttamente con l’impianto fognario comunale mentre il personale della stazione dei carabinieri di Montesano, presso una locale autocarrozzeria, hanno sequatrato due forni per la verniciatura industriale poiché sprovvisti di omologazione ed autorizzazioni per l’emissione di gas e fumi nell’atmosfera.
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