La Bestia Carenne arriva a Marina di Camerota: l’intervista
| di Giuseppe GalatoVengono da Napoli, fanno, seguendo la loro definizione, “hard folk, buonissimo per spararsi le migliori pose qualora ci fosse una nikon a tiro”, e sono pronti per salire sul palco del Meeting del Mare a Marina di Camerota l’1 giugno, data che vedrà come headliner i Modena City Ramblers: sono La Bestia Carenne.
Per l’occasione li abbiamo intervistati.
D: Chi è La Bestia Carenne?
R: È una bestia innanzitutto e non è stato facile disciplinarlo. Si comportava male… dio se si comportava male! Dapprima ci faceva fare cattive figure in pubblico: ruttava e perdeva facilmente l’attenzione; non sapeva conversare e scandalizzava tutte le principessine dei balli; non controllava le mani e toccava tutto e tutti, frutta e culi. È un compromesso. Noi abbiamo rinunciato ai salotti buoni di Napoli e lui ha imparato a mangiare tenendo i gomiti fuori dal tavolo. Ancora oggi ci vogliono cinque corpi per tenerlo, 10 braccia: Giuseppe Di Taranto, Luigi De Cicco, Antonello Orlando, Vincenzo Ippolito e Paolo Montella.
D: Come definireste la vostra musica?
R: La definizione da Myspace è Folk, Etnico, Acustico. Ci siamo poi accordati tra noi su un “hard folk”, buonissimo per spararsi le migliori pose qualora ci fosse una nikon a tiro. Sicuramente è contaminata. Che la contaminazione sia ben intesa: patologica, virale, inquinata. Viviamo a Napoli mica in Cilento (?). L’aria è contaminata, l’acqua è contaminata, i polmoni, la carne cotta e la musica.
D: Quali sono le vostre influenze principali, in musica come in generale?
R: Ci influenza tutto. Abbiamo un sistema immunitario inceppato. Tutto il cantautorato classico (sicuramente) così come tutto quello che ci circonda. Poi seguiamo l’onda di Gigi e Antonello e le loro fisse del momento (o meglio, di momenti strappati al tempo) ed ecco che entra un po’ di swing, un po’ di incenso e qualche poliritmia. Una salsiccia, una paglietta, del pinzimonio. Soprattutto l’ultimo venuto, ci influenza l’ultimo venuto quando scrive qualcosa di buono. Poi ci sono i consigli di mamma e papà, dei fratelli e degli amici. Come fai a deludere la mamma? Evitiamo di dire sconcezze apposta. Quando proprio ci scappa la porcheria tappiamo le orecchie ai cari e stringiamo il nodo alla cravatta.
D: Suonerete al Meeting del Mare a Marina di Camerota: cosa deve sapere il pubblico riguardo alle vostre esibizioni?
R: Il pubblico non si deve aspettare una band dove uno canta e gli altri suonano. Piuttosto una giostra dove a giro si canta e si suona. Una esibizione promiscua. Ossessiva. Svestita. Tumpa Tumpa Tumpa! Ma forte però! Forte! E mi sia perdonato se cito Maria, una cara amica, che da poco ci ha recensito sul magazine online Caffè News: “Un mix di folk e canzone d’autore, che ti porta in bicicletta da un bar di Mosca al deserto dello Zimbabwe, facendoti conoscere, già che c’è, la più bella della città”.
D: Paolo ha anche un progetto solista, come Zampanò Forti, con cui ha vinto il PMC Music Contest a Vallo della Lucania: che rapporti avete con il Cilento?
R: Essi! Zampanò era il progetto solista di Paolo. Contemplato e superato allo stesso tempo, come tutti i progetti individuali nella bestia CARENNE. Vincenzo è il nostro rapporto con il Cilento. È il nostro Cilento essendo lui cilentano. Luigi potrebbe tranquillamente essere una goccia di mare a Punta Licosa; Antonello sabbia bagnata di Santa Maria; Peppino suona sul porto di Agropoli.
D: Progetti attuali e futuri?
R: A dicembre scorso abbiamo pubblicato un EP dal titolo “Ponte”. 7 brani che abbiamo registrato durante la scorsa estate in un paesino della provincia di Benevento, Ponte per l’appunto. Da dicembre ad oggi abbiamo presentato l’EP in molti locali tra Napoli e provincia varcando di tanto in tanto le colonne d’ercole della Campania. Per il futuro abbiamo in progetto tante cose. Registrare nuove canzoni e suonare il più possibile.
D: Volete aggiungere qualcosa?
R: Si, ci facciamo una domanda. Chi ci pensa a Carmando? A Carmando ci pensiamo noi. Tutti sono in prima fila quando si tratta di Maradona. Ma quando poi si parla di un fantastico massaggiatore, storico, qual era Carmando? Saltano quasi tutti, fuggono. Restano in pochi. Chi pensa a Carmando? Ci pensiamo noi. Chi pensa alle gambe di Maradona? Ci pensa Carmando. E chi pensa a Carmando? Ci pensiamo noi.
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L’album “Ponte” sul profilo Soundcloud della Bestia.
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