Castello dell’Abate: Enzo Cucchi, un sogno lungo tre sogni
| di Federico MartinoIn occasione della seconda edizione del Premio Pio Alferano, il Castello dell’Abate di Belvedere San Costabile-Castellabate (SA) ospiterà dal 3 al 25 agosto la mostra personale di Enzo Cucchi, “un sogno lungo tre sogni” curata da Vincenzo Mazzarella e Vittorio Sgarbi. L’evento è promosso dalla Fondazione Pio Alferano con il Patrocinio della Presidenza del Cosiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Parco Nazionale del Cilento e Vallo Diano e del Comune di Castellabate.
In mostra sculture in bronzo, in marmo e in ceramica, litografie tridimensionali e un unico grande dipinto dove un gatto dagli occhi incandescenti fissa chi guarda con il distacco e l’inquietudine di una creatura proveniente da altri mondi. Tutte opere recenti in un allestimento curato dall’artista stesso appositamente per il Castello dell’Abate.
In una breve guida per il visitatore, Vincenzo Mazzarella, che insieme a Sgarbi oltre alla mostra cura anche il catalogo, ci introduce così all’esposizione “La mostra di Enzo Cucchi è un viaggio iniziatico. Inizia con il vascello di bronzo. Con le teste dei cristi che lambiscono le onde delle nubi, e continua con la bussola creata dal gatto, l’unico personaggio vivo. Il mondo nuovo si fonda sulla storia e la storia è fatta di ricordi di morti. Viva è solo la materia dell’artista e le sue visioni non sono memento mori ma sono piccole visioni e astruse immagini”.
Nel suo testo Vittorio Sgarbi chiarisce “Nessun dubbio che l’opera di Enzo Cucchi si distingua, tra le esperienze artistiche degli ultimi trent’anni, per una fortissima tensione intellettuale. Nessuna illustrazione. Nessun racconto. Nessuna descrizione. La pittura di Cucchi è pensiero, idea. La sua materia è materia che pensa”. Per poi concludere “E Cucchi non può indulgere a ciò che noi vorremmo o a una nostra realtà interpretata. La sua forma è come il sensore di un terremoto: registra, non interpreta e non contrasta. Può venirne anche disperazione, dolore, turbamento. E questo Cucchi esprime”.
Catalogo in 500 esemplari numerati con testi di Vincenzo Mazzarella e Vittorio Sgarbi, disponibile negli spazi espositivi.
Il 3 agosto 2013 alle ore 20.30, nel Castello dell’Abate di Castellabate (SA), si svolgerà anche la seconda edizione del Premio Pio Alferano. Saranno premiate personalità e istituzioni che si sono distinte per il loro impegno in ambito artistico-culturale o paesaggistico:
Accademia delle Belle Arti di Napoli
Città della Pieve
Enzo Cucchi
Ovidio Jacorossi
Libero La Torre
Giulia Maria Mozzoni Crespi
Elisabetta Sgarbi
Francesco Sisinni
Nicola Spinosa
Gian Antonio Stella
Sarà consegnata loro la scultura in bronzo Il sacrificio, realizzata appositamente dall’artista albanese Belarghes. Verrà anche pubblicato un catalogo dell’evento.
La cerimonia di consegna sarà presieduta dal sindaco di Castellabate Costabile Spinelli, dall’assessore alla Cultura Luisa Maiuri, dalla signora Virginia Ippolito Alferano, presidente della Fondazione e da Vittorio Sgarbi, direttore artistico della fondazione.
La Fondazione Pio Alferano è nata con l’intento di ricordare la figura del generale dei carabinieri Pio Alferano distintosi per l’impegno nella tutela della legalità e dell’arte.
Negli anni Settanta ebbe un ruolo determinante al comando del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico e sotto la sua guida furono ritrovate numerose opere trafugate e in parte esportate illegalmente.
Gli obiettivi della Fondazione sono promuovere la cultura del rispetto per l’arte in tutte le sue forme, dare l’adeguato rilievo alla ricerca storica e ai ritrovamenti archeologici e salvaguardare il patrimonio artistico e paesaggistico.
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