A Tortorella si torna ad assumere la pratica del baratto
| di Giuseppe GalatoIn occasione della serata tortorellese di fine estate, oggi, 31 agosto (FESTA NNANZI A SACRA – Festa nella piazzetta della Sacra – piazza Dante) a partire dalle 20:30 Barattiamo a Tortorella.
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Dopo anni che trasporto cose… ho deciso di liberarmene. Non posso buttarle semplicemente, perché sono state costruite, trasportate. Quindi intendo scambiarle con qualcuno che ne possa ancora trarre utilizzo o semplicemente gioia.
In cambio vorrei soprattutto arnesi per l’orto-giardinaggio.
Venite semplicemente a sbirciare… magari trovate qualcosa che vi occorre! e portate quello che vorreste scambiare… é uguale cosa 🙂
Se volete potete chiamare e fissare un appuntamento quando avete disponibilitá.
Semmai ci siamo incontrati e scambiato due chiacchiere 🙂
Mio piccolo sunto sul tema Baratto:
Tutto si riutilizza tutto si scambia e niente si butta … non si può essere schiavi della dittatura del PIL (Prodotto Interno Lordo).
Uso del termine
In economia, il baratto è un’operazione di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti economici (individui, imprese, enti, governi, ecc.) senza uso di moneta.
Nel diritto civile, il baratto viene classificato sotto la denominazione di permute (Art. 1552).
Concetto
Il baratto è generalmente considerato la prima forma storica dello scambio commerciale di beni, ed è dunque ben anteriore alle forme di scambio monetario.
Nel baratto, il valore dei beni oggetto dello scambio viene considerato sostanzialmente equivalente fra le parti, senza ricorrere esplicitamente ad un’unità di misura di valore monetario dei beni stessi.
Il valore di equivalenza si raggiunge attraverso la considerazione qualitativa e quantitativa delle merci scambiate, secondo l’accordo delle parti, che molto spesso si richiama a concrete ragioni di necessitá del bene stesso.
“(…) Dovremmo volere una società in cui i valori economici
non siano più centrali (o unici), dove l’economia
sia rimessa al suo posto come semplice
mezzo della vita umana e non come fine ultimo,
una società in cui si rinunci dunque a questa corsa folle
verso un consumo sempre crescente.
Tutto ciò è necessario non soltanto per evitare
la definitiva distruzione dell’ambiente terrestre,
ma anche e soprattutto per liberarci della miseria
psichica e morale propria degli uomini contemporanei. (…)”
(Cornelius Castoriadis, Istanbul 1922-Paris 1997)
Potete chiamare per appuntamento 3385782031
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