I politici litigano e il Cilento affonda: code e disagi sulla strada Cilentana (FOTO)

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I politici litigano e il Cilento affonda: code e disagi sulla strada Cilentana (FOTO)

Il quadro viario del Cilento resta disastrato e i litigi dei politici riescono ad avere la precedenza sui dati di fatto. Il Cilento prova a ripartire ma l’immobilismo arriva proprio da chi dovrebbe mettere in moto, troppo alle prese con bisticci e frizioni che diventano più importanti della sicurezza del territorio. Loro si scambiano accuse e responsabilità ma i primi a pagarne le conseguenze sono gli automobilisti, tra vacanzieri e residenti. Sulla strada Cilentana, in direzione Nord, tra l’uscita Diga Alento e quella obbligata di Prignano, nella mattinata di sabato si sono registrate lunghissime code. Si tratta di quasi 7-8 km di disagi, soprattutto nella galleria. Code anche sul percorso alternativo.

C’era da aspettarselo. Code, attese, incidenti e deviazioni sono i principali disagi di quello che sta diventando il caso dell’estate. Così la Cilentana resta aperta a senso unico verso sud tra Agropoli e Prignano, che si inverte per 24 ore ogni domenica dalle 12 alle 12 del lunedì successivo per permettere un rientro dalle vacanze meno esasperato. Non aiuta a rasserenare gli animi, lo scambio di accuse tra il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, e l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Attilio Pierro. Alfieri nelle ultime interviste ha dichiarato che vedrebbe bene, per la frana di Prignano, una soluzione tipo quella adottata per rimuovere un’altra frana, quella allo svincolo nord della “Cilentana”, ovvero l’intervento economico del comune di Agropoli. Il progetto, che Alfieri presentò al tavolo tecnico in prefettura «prevedeva la realizzazione di una pista provvisoria a monte della voragine. A mio giudizio, ovviamente confortato dal parere dei nostri tecnici, era un’ipotesi fattibile e con una spesa di 70mila euro».

Ma Pierro non ci sta e attacca Alfieri sul merito e sul suo passato da assessore provinciale: «Il primo cittadino di Agropoli da assessore ai Lavori Pubblici di palazzo Sant’Agostino gestiva qualcosa come 30 milioni di euro all’anno per la manutenzione delle strade provinciali, a fronte dei 870mila euro di cui si dispone adesso». «A ciò si aggiunge – spiega Pierro – che, nonostante tutte le risorse a disposizione, la provincia delle vacche grasse e delle mani bucate di Alfieri ci ha lasciato in eredità ben 30 milioni di euro di debiti fuori bilancio». (Leggi tutto) Insomma, il braccio di ferro che vede come protagonisti Alfieri e Pierro continua a tenere banco. Ma l’estate è quasi finita e la frana di Prignano è ancora lì, immobile, a causare disagi, soprattutto ai residenti.

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