4 Novembre, l’abbraccio di Sicilì per il soldato Ambrogio Alfano
| di Marianna ValloneUna cerimonia partecipata ed emozionante venerdì pomeriggio nella chiesa della SS Annunziata di Sicilì ha sigillato il simbolico abbraccio di tutto il paese, per il proprio figlio, Ambrogio Alfano, partito giovanissimo per la guerra, tornato a casa dopo 78 anni, grazie ai pronipoti Pietro Greco e Antonio De Luca, che hanno fatto il possibile per farlo riposare vicino ai suoi familiari, nel cimitero di Sicilì.
Il parroco don Antonino Savino ha ricordato, durante l’omelia, il valore della pace, l’importanza di costruirla nella quotidianità, senza alzare muri ma creando ponti che uniscano. «Preghiamo per i capi di Stato – ha detto il sacerdote – affinché si convertano alla pace».
Alla cerimonia, coincisa con la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate, istituita per onorare il sacrificio dei caduti della Prima Guerra Mondiale, erano presenti la sindaca Vincenzina Prota, le forze dell’ordine, l’Esercito Italiano, i Carabinieri della stazione di Casaletto Spartano guidati dal comandante Daniele Abate e il comandante della Polizia Municipale locale, Teresa Iudice.
E’ toccato poi al nipote Giuseppe Greco leggere i nomi dei sicilesi caduti in guerra. La manifestazione si è conclusa con la deposizione di una corona d’alloro sul monumento in ricordo dei caduti.
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