5 anni senza Pino Daniele, il ricordo dello storico concerto ai templi di Paestum
| di Marianna Vallonedi Marianna Vallone
I templi di Paestum ancora le sentono quelle note di una serata mai dimenticata. “Io so’ pazzo”, “Che male c’è”, “O scarrafone”, “In questo immenso” e poi “Quando” e “Napul’è”. Era il 24 agosto 2013 e in tanti ricordano la suggestiva versione live di “O Scarrafone” eseguita durante il concerto di Pino Daniele tra le colonne greche dell’area archeologica di Paestum. L’anima blues del Vesuvio era con Rino Zurzolo, il contrabbassista poi scomparso nel 2017, Elisabetta Serio, al pianoforte e la vocalist di origini senegalesi Awa Li. C’era anche l’amico di sempre Tullio De Piscopo e special guest il chitarrista Phil Palmer. Suggestioni sonore da brivido, dai sapori blues, rock e funky, amplificate dalla cornice dei templi.
A cinque anni dalla sua scomparsa, se da una parte la musica italiana si ritrova orfana del suo cantautore migliore, l’artista napoletano scomparso il 4 gennaio del 2005, dall’altra chi lo seguiva da sempre, il suo pubblico, ancora sente la sua musica riecheggiare. Nel 2001 e nel 2008 il mascolzone latino cantò anche a Palinuro.
«Non amava tanto dialogare col pubblico come fanno tanti artisti ma quella sera io ero lì e ricordo bene quello che disse: ‘E’ un’emozione unica suonare in questo scenario, non mi è mai capitato di esibirmi così vicino al mare», racconta Pietro, un imprenditore cilentano che nel 2001 era all’Arco Naturale di Palinuro ad applaudirlo, anche quando tornò nel 2008 per cantare al Porto turistico. Luci e suoni rimbalzavano da un lato all’altro di quella spiaggia, «un concerto strepitoso» lo ricordano i presenti. «Finito il concerto la gente non andava via – dice Marcella – tutti continuavano ad invocarlo».
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