A rischio il finanziamento del Mingardo a Camerota, insorge l’opposizione

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A rischio il finanziamento del Mingardo a Camerota, insorge l’opposizione

Periodo turbolento, politicamente parlando, per Camerota con l’opposizione che torna all’attacco in merito a un finanziamento di 5 milioni di euro per la sicurezza del costone roccioso sul Mingardo. La Soprintendenza speciale del Pnnr, ha espresso un parere negativo.

«Ciò sta confermando la tesi invocata dalla Soprintendenza Sabap di Salerno e anche dai sottoscritti durante il consiglio comunale del 26/04/2024 di ricondurre a liceità gli interventi attraverso le misure sanzionatorie previste dalla legge», hanno scritto i consiglieri di minoranza Domenico Spiniello, Marina Bagnato, Giada Cusati e Giuseppe Molfese.

«La posta in gioco non è solo economica, ma riguarda il benessere e la sicurezza di intere generazioni di cittadini, studenti, pendolari e imprenditori turistici, che da vent’anni vivono nell’ombra di un’emergenza continua. La prospettiva di perdere questi fondi rappresenta non solo un fallimento amministrativo, ma anche la perdita di un’opportunità irripetibile di porre fine a una lunga storia di negligenze».

In questo contesto arriva anche la critica al sindaco Scarpitta. «Per un atto di autoconservazione sta rischiando di trascinare l’intero comune in un abisso di incertezza. L’appello alla sua coscienza e a quella della sua maggioranza è chiaro: è tempo di dimettersi. Solo attraverso le dimissioni si potrà avviare il procedimento sanzionatorio che da tempo viene invocato per sbloccare la situazione e riparare a un disastro che si è aggravato sotto la loro gestione. In un atto di responsabilità, è essenziale riconoscere gli errori amministrativi commessi e la manifesta incapacità amministrativa, ad eccezione dell’atto che riconosce l’aumento degli stipendi degli amministratori comunali. Questo non è il momento di nascondersi dietro scuse o giustificazioni, ma di fare un passo indietro per il bene della comunità».

E infine. «L’appello finale è uno di dignità e rispetto verso il territorio e i suoi abitanti: dimettetevi subito e lasciate che Camerota abbia la possibilità di recuperare e prosperare, libera dalle catene di una gestione che si è dimostrata inadeguata. È il momento di agire con onore e permettere a nuove energie e idee di guidare il comune verso un futuro più sicuro e stabile: si dimetta».

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