A San Biase la XX edizione della festa del pane
| di Federico AutunnoContinua lo storico appuntamento con la festa del pane, a San Biase. L’evento, che quest’anno si terrà nei giorni 26-27 agosto, giunge alla sua 20esima edizione. Un’occasione speciale, quindi, per la comunità di San Biase, la quale da 20 anni si impegna con passione e dedizione nel portare avanti quella che ormai è divenuta una “tradizione “ che contraddistingue il borgo di San Biase nel contesto cilentano.
Questa festa nasce interamente dallo spirito di comunità. È lo spirito di comunità a rappresentarne il principale punto di forza, nonché la linfa che ogni anno la tiene in vita. Non vi sono interessi economici o personali, ma soltanto la voglia di fare di una comunità che ogni anno si mette in gioco con tutte le proprie energie.
Lo scopo principale di questo evento è, infatti, quello di far conoscere e valorizzare i punti di maggiore interesse storico, culturale, naturalistico e religioso che caratterizzano il borgo di San Biase, e che altrimenti rimarrebbero sconosciuti ai più. La valorizzazione del borgo è, dunque, uno degli aspetti più importanti che la festa si pone di perseguire. E numerosi sono gli interventi realizzati, in quest’ottica, nel corso degli anni proprio grazie alla festa del pane: dalla ristrutturazione della Chiesa di San Biagio alla restaurazione dell’antica cappella del 1600, dalla realizzazione della via del pane, un sentiero suggestivo che costeggia il fiume Palistro, per finire con l’inaugurazione, l’anno scorso, della Casa del Pane.
Non solo, attraverso la festa del pane si esprime anche la volontà di riscoprire antichi sapori e profumi che hanno caratterizzato la vita delle generazioni che ci hanno preceduto, i quali interpretano al meglio l’essenza del luogo. E che poi sono quelli tipici della dieta mediterranea, di cui il Cilento è uno dei maggiori epicentri. In un tempo sempre più dominato dalla globalizzazione e da nuove tendenze, anche culinarie, la festa del pane offre l’opportunità per fare un tuffo nel passato alla scoperta di vecchie tradizioni gastronomiche ormai scomparse. Il tutto avviene in uno scenario assai suggestivo, quello del fiume Palistro, in cui passato e presente si incontrano sulle note dell’acqua del fiume che inesorabilmente scorre come a scandire il ritmo del tempo. Il pane, prodotto semplice e al contempo essenziale, nonché elemento cardine della dieta mediterranea, è ancora preparato seguendo l’antica tradizione, con lievito naturale, in modo casereccio, dalle signore del paese.
Ma qual è il filo di congiunzione che unisce il paese di San Biase alla tradizione panificia? Indubbiamente ciò è da ricercare nella presenza, a San Biase, di un antico mulino ad acqua alimentato dalle acque del fiume Palistro. Questo mulino, tutt’ora funzionante sebbene ormai inattivo, ha costituito, nei decenni passati, un importante punto di riferimento non solo per gli abitanti di San Biase ma anche per molti paesi circostanti. Un aspetto da non trascurare riguarda il ruolo sociale assunto dalla festa del pane. I nostri paesi soffrono il fenomeno dello spopolamento. Il numero degli abitanti diminuisce di anno in anno, calano le nascite e aumentano le emigrazioni.
In questa cornice, l’evento dedicato al pane offre l’occasione per la formazione di un collante sociale in cui dare sempre più spazio alle giovani generazioni e favorire, in questo modo, l’interesse verso la propria terra e la consapevolezza delle proprie radici.
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