Abusivismo e rifiuti, due imprenditori nei guai
| di Luigi MartinoI finanzieri del comando provinciale di Salerno, in esecuzione di un decreto emesso dal gip del tribunale di Vallo della Lucania, hanno sequestrato un’area di 10 mila metri quadrati e un impianto di produzione e stoccaggio di calcestruzzo di circa 11 mila metri quadrati nel comune di Castelnuovo Cilento. Il valore delle due aree si aggira attorno ai 75 mila euro. Nei guai sono finiti due imprenditori di Ascea accusati di aver realizzato interventi edili in zone sottoposte a vincolo paesaggistico e ambientale. Secondo la guardia di Finanza, inoltre, i due sarebbero responsabili anche di alcuni sversamenti di rifiuti su suoli privati e presso siti non autorizzati.
L’elemento che ha suscitato l’interesse investigativo dei militari è stato la stratificazione dei rifiuti, che aveva causato l’innalzamento dell’intera area utilizzata per lo sversamento, portandola allo stesso livello del manto stradale, diversamente dalle zone agricole adiacenti.
Gli accertamenti effettuati sul posto hanno poi portato anche all’individuazione di un complesso produttivo di calcestruzzo per la lavorazione, la produzione e lo stoccaggio dei rifiuti realizzato abusivamente, peraltro in una zona sismica e, per di più, sottoposta a vincoli paesaggistici naturali.
Con il sequestro preventivo dell’intero impianto produttivo e dell’area attigua adibita a discarica, è scattata anche la denuncia dei due imprenditori cilentani per le numerose violazioni in materia ambientale ed edilizie riscontrate.
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