«Abusivismo e uso illegali dei suoli, il Cilento è il territorio più colpito in Campania»
| di Redazione«Abbiamo riscontrato nel 2023 un incremento delle attività connesse all’abusivismo edilizio ed al consumo illegale di suolo. In particolare nel Cilento». Ciro Luongo, il comandante del nucleo dei Carabinieri Forestali della Campania, accende i riflettori si ciò che sta accadendo a sud di Salerno nel corso della conferenza stampa di presentazione delle attività dell’anno che si è concluso da alcune settimane. «Rilevanti sequestri- ha detto – hanno interessato 30.000 metri quadrati di campeggio (192 piazzole) a Montecorice; un complesso turistico da 800 metri quadrati ad Ascea; una lottizzazione abusiva a Castellabate».
L’illecito consumo di suolo in Campania nel 2023 è andato avanti, peraltro, anche in altre zone ed è un problema molto serio perché l’impermeabilizzazione e la cementificazione del territorio aggravano i rischi di dissesto idrogeologico, acuiscono i danni provocati dalle ondate di calore, peggiorano la qualità dell’aria.
In regione
«Abbiamo sequestrato nel 2023 – ha ricordato Luongo -anche un centro commerciale da 5000 metri quadrati a Somma Vesuviana e diverse aree agricole trasformate in parcheggi, anche con capannoni. Per esempio a Poggiomarino, Pietravairano, Castel Volturno, Altavilla Irpina ed Avella». Escavazioni abusive sono state bloccate nel Torrente Miscano presso Montecalvo, in provincia di Benevento, e nel fiume Pecce a Mignano Montelungo, in provincia di Caserta. Nel parco regionale del Matese, poi, era stata realizzata abusivamente un’antenna per la telefonia altra 30 metri. A Durazzano(nel Casertano) e Montecorvino Rovella, nel Salernitano, sequestrate cave abusive di calcare e pozzolana. Nel complesso, sul fronte della tutela del suolo, nel 2023 i Carabinieri Forestali hanno effettuato 149 sequestri. I reati urbanistico paesaggistici che hanno rilevato e per i quali sono scattate le denunce sono stai 662.
I boschi
Luongo ha poi fatto il punto sulle attività di contrasto al taglio furtivo di boschi e di tutela dell’assetto idrogeologico. «Abbiamo contestato – ha detto – disboscamenti abusivi a Santa Marina, in provincia di Salerno, su un’ area di 4000 metri quadrati limitrofa al fiume Bussento; a Baiano,in provincia di Avellino, dove un bosco di castagno di 15000 metri quadrati è stato trasformato in altra coltura; a Sant’Angelo a Scala, in provincia di Avellino, dove è stato disboscata un’area di ben 17.000 metri quadrati». Tagli furtivi sono stati accertati ancora a Frasso Telesino, in provincia di Benevento; nel Parco regionale del Taburno; a San Rufo (in provincia di Salerno) con danno al demanio comunale e ad Acerno. Tagli illegali e realizzazioni di stradine e terrazzamenti a Baiano e Visciano (quest’ultimo è in provincia di Napoli), in aree ad elevato rischio idrogeologico. Nel parco regionale del Partenio sono state sequestrate due piste abusive da motocross per 8.000 metri quadrati. Sul versante del contrasto al taglio dei boschi 101 le notizie di reato e 839 sanzioni amministrative elevate, per un importo notificato di euro 485.598.
Smaltimento illecito rifiuti
«Nel 2023 siamo intervenuti – ha proseguito Luongo – anche per il fenomeno dello smaltimento illecito tramite combustione di rifiuti speciali e nella zona del Vesuvio abbiano effettuato quattro sequestri di siti di sversamento illecito di fanghi (33.000 tonnellate) e scarti di demolizione(100.000 tonnellate)». Siti di sversamento abusivi di rifiuti di varia natura anche a Volla, a Casoria, ed a Serino. Relativamente alla gestione illecita di rifiuti ed ai roghi tossici sono state sequestrate 49 attività. Le notizie di reato sono state 103 e 199 gli illeciti. Controlli sui reflui zootecnici e contrasto agli incendi boschivi sono state altre due attività dei Carabinieri Forestali nel 2023.
Incendi
«Lo scorso anno – ha sottolineato Luongo – abbiamo avuto meno roghi nei boschi rispetti al 2022. Il dato complessivo annuale si attesta su 396 eventi, con 2.933 ettari percorsi dal fuoco. Il decremento si spiega anche alla luce della piovosità della stagione estiva del 2023, in particolare della prima parte di essa». Salerno è stata la provincia più colpita. Centola, Castel San Giorgio, San Giovanni a Piro e Sessa Aurunca i Comuni dove ci sono stati più incendi. Torre del Greco e Sorrento maglie nere nel napoletano.
«Abbiamo appurato che le cause dei roghi – ha spiegato il comandante campano dei Carabinieri Forestali – a volte erano legate all’attività dei pastori, altre a piromani, altre ancora a comportamenti imprudenti. Per esempio nel Casertano una donna aveva appiccato fuoco alle sterpaglie perchè doveva portare lì il suo cane a passeggio ed a Pianura, nel comune di Napoli, due uomini avevano incendiato sterpaglie per pulire un terreno, ma poi le fiamme si sono estese fino al Parco delle Colline Metropolitane». Il bracconaggio resta un problema in alcune aree, tra le quali Ischia.
«Il contrasto – ha ricordato Luongo – si avvale anche del prezioso contributo di associazioni come la Lipu, il Wwf ed altre». Sempre numerosi gli interventi per liberare cani da condizioni di detenzione insopportabili o per soccorrere cuccioli abbandonati, con 48 reati segnalati, 6 sequestri effettuati e 146 illeciti amministrativi contestati. Di rilievo nazionale è stato il sequestro di un intero allevamento a Casaluce (in provincia di Caserta) per complessivi 365 cani e 29 cuccioli.
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