Addio a Celeste, la mamma degli Ultras: il cuore della Salernitana smette di battere

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Addio a Celeste, la mamma degli Ultras: il cuore della Salernitana smette di battere

Salerno piange Celeste Bucciarelli. Un nome che, per chi ama la Salernitana, non ha bisogno di presentazioni. Per tutti era semplicemente Celeste, la mamma degli Ultras, la donna dal cuore granata che ha dedicato la sua vita alla squadra, ai suoi colori, alla sua gente.

In un mondo spesso raccontato al maschile, Celeste è stata un’eccezione luminosa, una delle prime donne in Italia a seguire ovunque la propria squadra del cuore. Dagli spalti del Vestuti fino all’Arechi, passando per ogni curva degli stadi italiani, la sua voce, il suo tifo appassionato e il suo attaccamento viscerale alla maglia erano la testimonianza più pura di cosa significhi essere salernitani.

Non era solo una tifosa, Celeste. Era un simbolo, un punto di riferimento, l’anima di un popolo che nel calcio ha sempre trovato riscatto e appartenenza. Con altre donne granata, ha dato vita a un club tutto al femminile, dimostrando che la passione non ha genere, che l’amore per una squadra può essere forte e incrollabile come un giuramento.

Oggi il cielo sopra Salerno sembra un po’ più grigio, privo di quel sorriso che, negli anni, ha acceso tante domeniche di sport e di vita. Ma il ricordo di Celeste non svanirà mai: vivrà nelle bandiere che sventolano, nei cori che risuonano, negli sguardi emozionati di chi, entrando allo stadio, sentirà ancora la sua presenza tra i gradoni.

L’ultimo saluto sarà domani, alle ore 12, nella Chiesa di San Demetrio. Un addio terreno, ma non definitivo. Perché certe anime restano per sempre, proprio come quei colori che Celeste ha amato fino all’ultimo battito.

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